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Questo articolo è stato pubblicato il 28 novembre 2011 alle ore 06:36.
Il renminbi prende piede. Tra le imprese cinesi che esportano verso l'Italia e l'Europa aumentano quelle che chiedono di essere pagate con la propria valuta, anche a fronte di un euro e di un dollaro considerate a rischio volatilità. Del resto, la richiesta non stupisce più di tanto: il renminbi ha un futuro, circola nel Paese più "liquido" del mondo che concorre al 10% del Pil mondiale. E non stupisce allora nemmeno che diverse banche italiane si stiano attrezzando per fornire alle aziende prodotti finanziari e assistenza idonea a chi deve commerciare con la Cina.
Ma il renminbi entra in scena anche perché la stretta del credito in Italia e in Europa fa sì che le imprese guardino a Est – dove c'è liquidità – anche per finanziarsi. In questo caso però la cautela è d'obbligo e per ora solo i grandi gruppi molto strutturati possono farlo senza troppi rischi.
Servizi u pagina 29 Anna Del Freo e Rita Fatiguso