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Questo articolo è stato pubblicato il 30 novembre 2011 alle ore 11:25.
L'ultima modifica è del 30 novembre 2011 alle ore 09:07.

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Maxiblitz contro la zona grigia della ‘ndranghetaMaxiblitz contro la zona grigia della ‘ndrangheta

Da Milano a Reggio Calabria, una maxi operazione è scattata questa mattina contro affiliati alla famiglia Valle-Lampada, ma anche contro una serie di professionisti che li aiutavano con i propri servigi. L'inchiesta è coordinata dal procuratore aggiunto Ilda Boccassini e dai Pm Paolo Storari e Alessandra Dolci. L'ordinanza di custodia cautelare è firmata dal gip Giuseppe Gennari.

Gli arrestati
Il giudice Vincenzo Giglio, 51 anni, presidente anche di Corte d'Assise, iscritto alla corrente di sinistra di «Magistratura democratica», docente di diritto penale alla Scuola di specializzazione di Reggio Calabria, è stato arrestato con l'accusa di corruzione e di favoreggiamento personale di un esponente del clan Lampada, con l'aggravante di aver commesso questi reati al fine di agevolare le attività della 'ndrangheta. Nella stessa inchiesta (è in corso l'esecuzione di alcuni provvedimenti cautelari) stamattina sono stati arrestati per concorso esterno in associazione mafiosa Francesco Morelli, componente del Consiglio Regionale della Calabria, eletto nella lista "Pdl-Berlusconi per Scopelliti", che rappresenterebbe l'anello di collegamento tra i clan e gli ambienti politici nazionali, l'avvocato milanese Vincenzo Minasi, difensore fra gli altri di Maria Valle (figlia del capoclan Valle), accusato anche di intestazione fittizia di beni, e il maresciallo capo della Gdf Luigi Mongelli, di Reggio Calabria.
Sono in corso anche perquisizioni che riguardano Giancarlo Giusti, giudice in servizio presso il Tribunale di Palmi, gli studi degli avvocati Francesco Cardone, del Foro di Palmi, e Giovanni Marafioti, del Foro di Vibo Valentia, indagati nella stessa inchiesta.

I giudici coinvolti firmarono un appello contro la vendita dei beni confiscati alla mafia
Contro la vendita dei beni dei boss i due magistrati coinvolti nell'inchiesta di Milano sulla 'ndrangheta. Il giudice Giancarlo Giusti, destinatario di un decreto di perquisizione emesso dalla Dda di Milano, è in servizio al Tribunale di Palmi dove si è occupato sia di civile che di penale. Dal 20 settembre scorso è stato applicato alla sezione penale dal presidente del Tribunale Mariagrazia Arena. Nel novembre del 2009, insieme ad un'altra quarantina di magistrati e giudici, tra i quali Vincenzo Giglio, il presidente della sezione misure di prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria, risulta tra i firmatari di un appello lanciato da Libera contro l'ipotesi, all'epoca in discussione in Parlamento, che i beni confiscati potessero essere messi in vendita.

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