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Questo articolo è stato pubblicato il 02 dicembre 2011 alle ore 19:33.

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Giampiero Fiorani (Fotogramma)Giampiero Fiorani (Fotogramma)

È definitiva la condanna a tre anni e sei mesi di reclusione per Giampiero Fiorani, l'ex amministratore delegato della Banca popolare di Lodi colpevole di falso in bilancio. Respingendo il ricorso presentato dalla difesa, la quinta sezione penale ha convalidato la decisione della Corte d'Appello di Milano del 16 novembre 2010. Stessa condanna era stata inflitta a Fiorani dal Tribunale di Lodi il 6 ottobre 2009.

Indagine nata dalla vicenda sulla tentata scalata ad Antonveneta
L'indagine era nata dalla vicenda sulla tentata scalata ad Antonveneta. Per quanto riguarda Bpi, all'ex banchiere di Lodi, erano contestate una serie di omissioni nei bilanci del 2003 e del 2004 commesse «con l'intenzione di ingannare i soci e il pubblico, al fine di conseguire per se o altri un ingiusto profitto». In pratica nei bilanci non sarebbero stati esposti l'effetto contabile e i rischi connessi ad una serie di operazioni sui derivati e sui titoli azionari. In questo modo erano state nascoste perdite che si aggiravano attorno ai 214 milioni di euro e si faceva figurare una solidità patrimoniale che, in realtà, Bpi non aveva. Lo scopo, in base a quanto sostenuto nelle fasi di merito della pubblica accusa, era quello di «perseguire una strategia di sviluppo del gruppo creditizio ingiusta e illegittima» per consentire di «portare a termine importanti operazioni di espansione» come l'acquisizione di Antonveneta. Oltre al danno per i soci e i creditori, le perdite di bilancio avrebbero influito sulla situazione patrimoniale e portato ad un aumento di capitale di 1,5 milioni necessario per sostenere la tentata scalata ad Antonveneta e ripianare il deficit, oltre che per rimediare al deprezzamento delle azioni della Banca popolare italiana.

Fiorani attualmente è in affidamento ai servizi sociali e la nuova condanna, non coperta da indulto, si va ad assommare a condanne legate ad altre vicende giudiziarie nelle quali è coinvolto l'ex ad.

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