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Questo articolo è stato pubblicato il 02 dicembre 2011 alle ore 11:56.

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L`utenza del web in Italia nel 2011 ha superato la fatidica soglia del 50% della popolazione italiana, attestandosi per l`esattezza al 53,1% (+6,1% rispetto al 2009). Il dato complessivo si fraziona tra l`87,4% dei giovani e il 15,1% degli anziani (65-80 anni), tra il 72,2% dei soggetti più istruiti e il 37,7% di quelli meno scolarizzati. Lo attesta il Censis nel 45mo Rapporto annuale sulla situazione sociale del Paese, presentato oggi a Roma.

Ecco i principali utilizzi di Internet
Secondo l'indagine del Centro Studi Investimenti Sociali, nel 2011 i principali utilizzi di Internet (direttamente e indirettamente) sono trovare una strada/località (37,9%), ascoltare musica (26,5%), svolgere operazioni bancarie (22,5%), fare acquisti (19,3%), prenotare un viaggio (18%). I giovani si differenziano dagli altri in modo significativo, quando si vuole individuare l`uso preminente che fanno di Internet: si connettono principalmente per ascoltare musica (52,5%), per trovare le strade (46,5%), per guardare film (34 per cento).

Domina la connessione da rete fissa
Navigare su Internet con collegamento fisso da casa é ancora la scelta preferita non solo dal 31,8 per cento degli italiani che hanno un pc desktop, ma anche dal 20,4% di quanti usano un portatile. Chi usa la connessione al lavoro - in genere ottimizzata attraverso rete fissa - rappresenta il 17,2% del totale, ma molto importante é il dato relativo a chi preferisce il portatile con connessione wifi (21,5%), a cui si deve aggiungere anche l'8,3% di chi usa connessioni mobili e il 7,3% di chi usa uno smartphone connesso a un sito web. Tra i giovani la domanda di connessioni non fisse é ancora più elevata, raggiungendo il 44,4%per il wifi, il 13% per le connessioni mobili e il 14,2% per lo smartphone.

I giovani snobbano i tg, meglio Internet e Facebook
Dal dossier del Censis emerge che gli italiani usano molte fonti informative, ma alcuni non si informano per niente (10,2%), ricorrono solo ai telegiornali (4,7%) o a un mix di media tutto affidato alla ricezione audiovisiva passiva (telegiornale, giornale radio, televideo: 10,1%). Per quanto riguarda l`informazione vera e propria, la centralità dei telegiornali è ancora fuori discussione, visto che l`80,9% degli italiani li utilizza come fonte principale. Tra i giovani, però, il dato scende al 69,2%, avvicinandosi molto al 65,7% riferito ai motori di ricerca su Internet e al 61,5% di Facebook. Per la popolazione complessiva, al secondo posto si collocano i giornali radio (56,4%), poi la carta stampata con i quotidiani (47,7%) e i periodici (46,5%). Seguono il televideo (45%), i motori di ricerca come Google (41,4%), i siti web d`informazione (29,5%), Facebook (26,8%), i quotidiani on line (21,8%). Nel caso delle tv all news (16,3% complessivamente) risultano discriminanti l`età (il dato sale al 20,1% tra gli adulti) e il titolo di studio (il 21,7% tra i diplomati e laureati). Le app per smartphone o tablet arrivano al 7,3% di utenza e Twitter al 2,5 per cento.

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