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Questo articolo è stato pubblicato il 04 dicembre 2011 alle ore 19:07.

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Rimandati. L'Italia di Berruto non passa l'esame di giapponese nella World Cup in terra nipponica e dovrà conquistarsi ora agli spareggi continentali il pass olimpico per Londra 2012. Obiettivo mancato di un soffio, quello a cinque cerchi, se è vero che il Brasile ci precede al terzo posto solo per il quoziente set, in un torneo massacrante che ha visto trionfare la Russia davanti alla sorprendente Polonia del duo Anastasi – Gardini. Stavolta quindi, al contrario di quanto accaduto alle ragazze di Barbolini, l'ultima giornata non ha portato l'oro, ma la più amara delle medaglie di legno.

L'ultimo ballo – L'ultima sfida è stata un amarcord tra l'Italia di oggi e di domani e un bel pezzo di quella di ieri. Il duello con l'Iran di Julio Velasco, tra le rivelazioni del torneo, non poteva non lasciare emozioni forti sul parquet. Un 3 a 0 avrebbe reso almeno più difficile il compito del Brasile, che pur in vantaggio nel quoziente set, avrebbe dovuto superare il Giappone per 3-0 o 3-1. Ma le ultime speranze azzurre venivano incenerite dal 20-25 che regalava il parziale agli iraniani. Poi la vittoria finale degli azzurri per 3 a 1, inutile di fronte al netto 3 a 0 del Brasile sui nipponici. Il classifica finiamo quarti, alle spalle di Russia (29 punti), Polonia (26) e Brasile (appaiato all'Italia a quota 24, ma avanti proprio per il quoziente set).

Orgoglioso – Intendiamoci: Fa bene coach Berruto a dirsi "orgoglioso" dei suoi ragazzi. In un torneo tanto lungo e difficile, in cui il vero protagonista è stato l'equilibrio, conquistare il quarto posto, sostanziale conferma ad alto livello dell'argento europeo di settembre, è risultato di sicuro valore. Inoltre la World Cup ha confermato la ritrovata dimensione internazionale di Michal Lasko, secondo tra i bomber al solo cubano Hernandez, il buon reinserimento nel gruppo dei senatori Fei e Mastrangelo, la capacità della squadra di regalare momenti di volley scintillante ( su tutti, resta negli occhi il primo set della gara vinta proprio contro i verdeoro).

Alti e bassi – Ci resta però in mano un quarto posto, con un pass olimpico mancato di pochissimo, ma comunque mancato. La quarta piazza poi è in linea con quanto fatto nelle ultime grandi competizioni intercontinentali dell'era – Anastasi (quarto posto ai Giochi di Pechino2008 e ai Mondiali di Roma 2010). Insomma, manca ancora qualcosa per essere sempre e comunque competitivi con i migliori. Di certo, la squadra ha mostrato preoccupanti cali di tensione, sprecando tutte le occasioni avute per chiudere il discorso qualificazione olimpica: sarebbe bastato un set in più contro la Russia, o starci con la testa nella sfida con Cuba, o chiudere con una vittoria la gara contro la Polonia, sicuramente il più grande rimpianto del nostro torneo. Insomma, proprio visto l'esasperato equilibrio che caratterizza il ranking mondiale attuale, bisognerà cominciare a vincerle prima con la testa, e poi con le schiacciate, certe partite.

Verso Londra – Ora per gli azzurri ci sono altre due possibilità: la prima nel torneo continentale a maggio a Sofia (8 partecipanti, un posto in palio); La seconda possibilità in un torneo internazionale (ce ne sono 3, uno avrà sede a Roma) con quattro squadre al via, e anche in questo caso un solo posto per Londra. Come dire che la via verso i Giochi si complica, ma le occasioni per centrare l'obiettivo a cinque cerchi non mancano

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