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Questo articolo è stato pubblicato il 05 dicembre 2011 alle ore 15:21.

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La manovra del Governo Monti era «necessaria» ma «poteva essere più equa, si è fatto ancora poco. Si sono fatti passi ma potevano essere ancora più equanimi», afferma all'Ansa monsignor Giancarlo Bregantini, reponsabile Cei per i problemi sociali e il lavoro. In particolare «si poteva fare di più sui redditi alti», prosegue l'arcivescovo di Campobasso. Secondo mons. Bregantini, dalla presentazione della manovra si ricava l'impressione che «si poteva fare di più sui redditi alti con l'Irpef» mentre, aggiunge, «bisogna essere molto attenti sulle pensioni e forse le misure andavano presentate in contemporanea con quelle per la ripresa. Sarebbe stato forse più opportuno mettere tutte e due le mani insieme, la mano sul fisco e sulla crescita».

«A questo punto - prosegue l'arcivescovo - si deve puntare sulla seconda fase organizzando molto bene l'aspetto della ripresa». «Il mondo sindacale guarda con preoccupazione» alle mosse del Governo, osserva ancora il presule, «ma sarebbe opportuno dialogare per poter arrivare a delle proposte precise soprattutto nel settore dove tutti facciamo fatica, quello della precarietà giovanile». Bregantini auspica inoltre nuove misure a favore della famiglia e il sostegno della politica al governo Monti.

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