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Questo articolo è stato pubblicato il 06 dicembre 2011 alle ore 18:54.

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Non entra nel merito della manovra economica, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, intervenendo a un incontro con i sindaci del mantovano al Teatro Bibiena. Ma una cosa è certa. «Dobbiamo dirci con tutta franchezza - spiega il capo dello Stato - che (le riforme, ndr) stanno arrivando giusto in tempo per evitare sviluppi in senso catastrofico della nostra situazione». «Quando certe riforme - ha aggiunto - certe decisioni, certe misure arrivano in ritardo, è maggiore l'impatto di insoddisfazione, preoccupazione e dissenso».

Napolitano: convinto che ciascuno farà la propria parte
«Sono convinto - prosegue Napolitano - che tutti insieme riusciremo a fare ciascuno la propria parte, con senso di giustizia, responsabilità e sacrificio». «Non siamo chiamati - aggiunge - ai sacrifici che fecero i
patrioti risorgimentali ma abbiamo da fare oggi quello che ci chiede l'esigenza di salvaguardare il futuro dei giovani e la nostra appartenenza alla grande patria europea».

Il capo dello Stato: dobbiamo riacquistare autorevolezza e credibilità
Il presidente della Repubblica cerca poi di non replicare alle sollecitazioni del presidente della provincia di Mantova, Alessandro Pastacci, sull'abolizione dell'amministrazione che guida, anche perché non si conoscono ancora i dettagli di questo «complesso decreto». Sottolinea, però, Napolitano, il momento importante in cui ci troviamo e la necessità di «riacquistare rinnovata autorevolezza e capacità di contribuire alla costruzione su basi più solide dell'Europa unita».

Il Colle: ho scelto Monti per aprire spiraglio migliore
Quindi torna sulla decisione di affidare a Mario Monti il compito di traghettare l'Italia fuori dalle secche della crisi. «Ho creduto di dover fare, nei limiti che la Costituzione mi impone, una scelta che aprisse uno spiraglio migliore per il Paese affidando a Monti l'incarico di formare questo Governo». Nessun commento, dunque, sul merito dei provvedimenti, ma il capo dello Stato ricorda di aver espresso, già ieri, «grande rispetto per l'impegno, la tensione morale e la fatica che il Governo sta esprimendo in momenti così difficili. Abbiamo un compito duro - spiega Napolitano - io mi sono trovato in un momento di particolarissima, straordinaria difficoltà, in un momento di difficile transizione».

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