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Questo articolo è stato pubblicato il 12 dicembre 2011 alle ore 08:36.

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Si sarebbe detta una giornata scontata per le squadre dei quartieri alti, e invece non è andata così. Ha molto faticato la Lazio per passare sul campo del Lecce, e come quasi sempre quest'anno deve ringraziare Klose; ha faticato il giusto l'Udinese per domare a gioco lungo la resistenza del Chievo, anche qui grazie soprattutto all'ancor più solito Di Natale. Ma ha faticato invano il Milan a Bologna, punito sia da una serie inquietante di errori difensivi, sia dalla pessima prestazione di un arbitro, il fiorentino Rocchi, che è da anni il più scarso, il più inaffidabile, degli arbitri ritenuti bravi. E già che ci siamo ha perso un'altra occasione, l'ennesima, il Napoli di rifarsi sotto. Con il pari di Novara, peraltro rimediato nel finale, la squadra di Mazzarri guida il folto gruppo delle squadre di centroclassifica. Ma resta lontano, molto lontano dal gruppo di testa in cui avrebbe dovuto figurare da pronostico.

Sempre da pronostico, non dovrebbe esserci gran storia stasera all'Olimpico romano. Non solo perchè la Juventus è oggettivamente più forte, più quadrata della Roma. Ma perchè Luis Enrique si ritrova, per soprammercato, una difesa ridotta ai minimi termini causa infortuni e squalifiche. Farà bene però, la Juventus, a non sottovalutare l'orgoglio della Roma a caccia, prima o poi, di un'impresa tale da invertire la tendenza. Vincendo, bianconeri di nuovo soli, e a più quattro sul Milan che resta la rivale di riferimento. Pareggiando, in testa a fianco dell'Udinese che si gode il momento ma sotto sotto prepara lo sprint pre-natalizio. Domenica Lazio-Udinese, mercoledì Udinese-Juventus. Se Guidolin supera la doppia imboscata, capace che a gennaio il presidente Pozzo per una volta invece di incassare, spende.

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