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Questo articolo è stato pubblicato il 12 dicembre 2011 alle ore 20:00.

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Napolitano si prenderà le sue responsabilità per questo governo «dei banchieri» e l'ex alleato Berlusconi è ancora più lontano da quando si è messo «con i comunisti». Le opinioni sono di Umberto Bossi, leader della Lega Nord, che le ha espresse a margine di un un convegno a Milano.
«Questo governo va a picco, come fa a stare in piedi? Va bene che lo ha messo lì il presidente della Repubblica che si piglierà le responsabilità di aver sciolto un governo eletto democraticamente e di avere messo un commissario venuto dall'Europa e dalle banche», ha detto Bossi ribadendo il suo rifiuto verso l'esecutivo Monti.

La manovra, ha proseguito il Senatur, «divide già chi l'ha fatta, porterà casini. E comunque chi l'ha fatta è cattivo, perché tocca le pensioni, i vecchietti».

In ogni caso, visto che la Lega «mica può continuare a mantenere tutti questi farabutti», la Padania non solo sarà indipendente, ma arriverà a battere anche una sua nuova moneta: «L'euro è kaputt, ha vinto la Padania, l'Italia ha perso e ora in Europa nessuno vuole mettere i soldi in un fondo salva stati, i tedeschi giustamente non vogliono pagare i debiti dell'Italia e della Grecia, quindi non se ne farà niente. Non esiste un fondo che possa salvare gli stati. Una volta finita, - ha aggiunto - la Padania si farà la sua moneta».

Gli antichi alleati, poi, oggi sono sempre più lontani: «L'asse Bossi-Berlusconi non c'è più - conferma il Senatur - Adesso ognuno sta a casa sua e Berlusconi con i comunisti». Quanto al fantomatico incontro che secondo alcuni doveva tenersi nei giorni scorsi tra lo stesso Bossi e l'ex premier «è stato sospeso -ha spiegato Bossi - perché non sono tempi questi per fare incontri. Sono tempi per aspettare».

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