Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 13 dicembre 2011 alle ore 09:19.

My24
Onu: la repressione in Siria ha fatto più di 5mila morti (Afp)Onu: la repressione in Siria ha fatto più di 5mila morti (Afp)

La repressione in Siria ha fatto "più di 5.000 morti": lo ha detto l'alto commissario per i diritti dell'uomo delle Nazioni Unite, Navi Pillay, lamentandosi davanti al Consiglio di Sicurezza dell'Onu dell'inazione della comunità internazionale. "Oggi ho riferito che il numero (dei morti) supera i 5.000", ha detto Pillay in conferenza stampa, al termine della riunione del Consiglio di Sicurezza.

Secondo informazioni in possesso dell'Onu, più di 200 persone sono state uccise dalle forze di sicurezza del presidente siriano Bashar al Assad negli ultimi dieci giorni, ha indicato ancora Pillay. L'ultimo bilancio delle Nazioni Unite era di oltre 4.000 persone uccise dalle forze siriane dall'inizio della rivolta popolare contro il regime di Damasco, nel marzo scorso. Pillay è intervenuta al Consiglio di Sicurezza su richiesta di Francia, Gran Bretagna e Germania.

Il Consiglio di Sicurezza non è riuscito ancora a mettersi d'accordo su una risoluzione di condanna della repressione in Siria. Lo scorso 4 ottobre Russia e Cina hanno posto il veto a un progetto di risoluzione in questo senso. Da allora, la Russia, alleata del regime siriano, non ha dato segni di un cambiamento di posizione.

"Da informazioni credibili raccolte dal mio staff emerge una tendenza all'uso esteso e sistematico della tortura negli interrogatori", ha affermato Pillay, secondo quanto hanno riferito diplomatici presenti alla riunione. Pillay ha inoltre riferito che più di 300 minori sono stati uccisi dalle forze siriane, 56 dei quali solo nel mese di novembre. Le scuole sono state invece usate come centri di detenzione. "L'inazione della comunità internazionale rafforza le autorità siriane e assicura l'impunità agli autori" delle violenze, ha concluso l'alto commissario Onu.

Al termine dell'intervento di Navi Pillay, l'ambasciatore russo al Palazzo di Vetro, Vitali Churkin, si è detto "sconvolto". "Noi siamo uniti dal fatto che siamo estremamente sconvolti dagli sviluppi tragici in Siria di questi ultimi mesi e dal fatto che vogliamo che tutto questo cessi", ha detto Churkin. La posizione di Mosca tuttavia non cambia. "Quello che la Russia chiede è il dialogo", ha spiegato il diplomatico. "Sfortunatamente abbiamo visto membri chiave della comunità internazionale e del Consiglio di Sicurezza cambiare passo e spingere per un cambio di regime, scoraggiando il dialogo all'interno della Siria e tra la Lega araba e la Siria", ha aggiunto. "E questo è molto pericoloso".

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi