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Questo articolo è stato pubblicato il 15 dicembre 2011 alle ore 12:03.

L'ex sondaggista Luigi Crespi è stato condannato a 7 anni di reclusione per la bancarotta della sua società Hdc. Assolti il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri, accusato di favoreggiamento, e il parlamentare del Pdl Alfredo Messina.
I pm avevano chiesto 8 anni di reclusione per bancarotta per Luigi Crespi. Secondo l'accusa l'ex sondaggista di Berlusconi, ideatore anche del celebre «Contratto con gli italiani» avrebbe versato soldi, tra il 2000 e il 2001, alle reti televisive Telelombardia e Antenna 3, «ad esclusivo beneficio di Mediaset».
Diciannove erano gli imputati, per i quali i pm hanno chiesto pene comprese tra uno e otto anni di carcere. La più bassa, un anno, quella sollecitata per il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri e per il senatore Pdl e vicepresidente vicario di Mediolanum, Alfredo Messini.
«Siamo molto contenti per un'assoluzione giusta che è arrivata» ha detto l'avvocato Lucio Lucia, difensore di Fedele Confalonieri. Il legale ha spiegato che, come dimostrato dalla difesa, Confalonieri «non ha mai favorito Crespi e non ha mai avuto contatto con lui».
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