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Questo articolo è stato pubblicato il 16 dicembre 2011 alle ore 20:56.
L'ultima modifica è del 09 gennaio 2014 alle ore 11:42.
Claudio Scajola sarà processato per finanziamento illecito a un singolo parlamentare per l'acquisto, nel 2004, della sua casa con vista sul Colosseo in via del Fagutale. Il Procuratore aggiunto di Roma, Alberto Caperna, e i Pm, Roberto Felici e Ilaria Calò, hanno citato direttamente a giudizio davanti al Tribunale monocratico l'ex ministro dello Sviluppo economico e l'imprenditore Diego Anemone. Secondo l'accusa, Anemone, uno dei personaggi chiave dell'inchiesta perugina sul G8 di cui quella sulla casa di Scajola costituisce un filone girato a Roma per competenza territoriale, avrebbe pagato, tramite l'architetto Angelo Zampolini, parte (circa 1,1 milioni di euro su 1,7 milioni) della somma versata il 6 luglio 2004 dall'ex ministro per acquistare l'immobile e avrebbe poi eseguito lavori di ristrutturazione in via del Fagutale per 100mila euro. Adesso si attende la fissazione della data di inizio del dibattimento davanti al giudice monocratico. Con ogni probabilità il processo non inizierà prima della prossima primavera. (Radiocor)
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