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Questo articolo è stato pubblicato il 16 dicembre 2011 alle ore 14:45.

E' vero che negli ultimi tempi il quadro complessivo dell'economia mondiale è nettamente peggiorato ma il fenomeno, per ora non riguarda il Continente africano con particolare riguardo all'Africa Subsahariana.
Questo il quadro che emerge dall'intervista realizzata da Radiocor Sole 24 Ore a Arend Van Wamelen, partner di Mc Kinsey & Company a Johannesbrg e co-autore del Rapporto "Lions on the move" con cui 18 mesi fa, cifre alla mano, il Mc Kinsey Global Institute, rivoluzionava la visione diffusa di un'Africa condannata a un eterno sottosviluppo.
Valutazione condivisa peraltro anche dal Fondo Monetario Internazionale secondo cui questa sarà l'unica ‘macroregione' del mondo in cui nel 2012 il tasso di crescita aggregato dei PIL sarà in aumento: mediamente si aggirerà attorno al 6%. Né mancherà l'afflusso di capitali dall'estero: il dato annuo che aveva subito un calo a 60 miliardi di dollari subito dopo la crisi del 2008 (ma all'inizio del decennio non superava i 20 miliardi) è tornato già quest'anno su livelli tra gli 80 e i 90 miliardi. Uno dei motivi, rileva Van Wamelen, è che in questo momento i capitali internazionali sono in cerca di rendimenti e proprio per questo guardano con particolare interesse all'Africa.
Restano quindi valide le valutazioni di Mc Kinsey Global Institut che prevede, entro il 2020, un aumento complessivo del pil Africano pari a 1.000 miliardi di dollari. Di questi circa il 50% sarà imputabile all'aumento dei consumi grazie anche ai cambiamenti nella distribuzione dei redditi nel Continente con una crescita particolarmente accentuata per il settore edilizia/alloggi, prodotti ‘non food' ma anche servizi telefonici e bancari.
In questo contesto quali sono le strategie aperte per le aziende intenzionato a cogliere le nuove opportunità del Continente? "Nessuna impresa può pensare di presidiare contestualmente i mercati di oltre una cinquantina di Paesi africani", premette ….."Occorre quindi valutare con precisione le proprie forze valutando con realismo il proprio posizionamento e i possibili obiettivi.
Ad esempio, chi opera nel settore dei prodotti di largo consumo low cost dovrà concentrarsi soprattutto sull'individuazione di sistemi di distribuzione anche non convenzionali in modo da raggiungere località disperse sul territorio. Inversamente, chi punta su prodotti di qualità può focalizzarsi sulle grandi città e su quelle con la maggiore concentrazione di redditi. Importante infine la capacità di risolvere problemi specifici in modo adeguato. Un esempio significativo è quello dei servizi di telefonia cellulare per i quali l'Africa sta registrando la maggior cresciita al mondo. E in questo caso, rileva ……, i successi maggiori sono stati raccolti dalle aziende che hanno saputo risolvere adeguatamente il problema dell'alimentazione elettrica (impianti, apparecchiature) anche in aree non servite.
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