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Questo articolo è stato pubblicato il 17 dicembre 2011 alle ore 08:12.

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ROMA
Nell'agenda della crescita non ci sono solo le liberalizzazioni. Uno dei temi di cui si discute in questi giorni tra ministeri competenti è l'internazionalizzazione delle imprese. L'intenzione è accelerare l'avvio dell'Agenzia per il commercio estero, la nuova Ice, e mettere in pista un paio di misure concrete in breve tempo. Uno degli interventi, in particolare, potrebbe riguardare le aggregazioni di imprese: i tecnici dell'Economia e dello Sviluppo pensano a sgravi fiscali per le aziende che sfruttano il contratto di rete per andare all'estero. Potrebbe essere l'evoluzione di una misura elaborata nell'ultimo periodo del governo Berlusconi ma poi non approvata. In quel caso si pensava di inserire una corsia preferenziale che nell'asseverazione delle reti di impresa, cioè il procedimento che le rende operative, facilitasse quelle che operano all'estero e si dotano di strumenti per il commercio elettronico.
Inoltre, in tema di accesso al credito, si valuterebbe anche una riserva del Fondo di garanzia a favore delle imprese che decidono di affacciarsi sui mercati internazionali. Ipotesi di studio, al momento, che potrebbe essere valutata nel pacchetto di rilancio del Fondo che già la prossima settimana entrerà nel vivo con la riunione del comitato di gestione. In questa occasione sarà stilata una tabella di marcia dei decreti attuativi che dovranno definire i nuovi meccanismi di funzionamento e la misura dell'accantonamento minimo a titolo di coefficiente di rischio.
Il credito e il rafforzamento del rapporto banche-imprese figurano tra le priorità del Governo, al pari del commercio estero, delle infrastrutture, dell'innovazione (resta in pista il credito di imposta per la ricerca intra moenia) e delle tanto discusse liberalizzazioni. Su quest'ultimo punto l'orientamento è recuperare la legge annuale sulla concorrenza prevista dalla legge sviluppo del 2009 ma finora accantonata. Ieri il Governo ha accolto alla Camera un ordine del giorno presentato da Linda Lanzillotta (Api) che lo impegna a presentare la legge entro 30 giorni recependo le indicazioni fornite dall'Autorità per la concorrenza negli ultimi due anni. Vorrebbe dire rafforzare il tema dei farmaci di fascia C e della rete dei carburanti e provare probabilmente anche l'affondo su vecchi pallini dell'Autorità nel periodo della presidenza di Antonio Catricalà (oggi sottosegretario a Palazzo Chigi) come le gare nel trasporto regionale, la riduzione della durata delle concessioni autostradali e aeroportuali e le gare per la distribuzione del gas. Tutto, ovviamente, se stavolta saranno vinte le tenaci resistenze delle lobby. Il governo teme nuove pressioni e iniziative plateali, anche per questo ci sarebbe in corso una valutazione sulla possibilità di procedere con un decreto legge che consentirebbe di accelerare i tempi di approvazione.
Ad ogni modo, nelle intenzioni di Corrado Passera, le misure italiane per la crescita dovranno essere quanto più possibile coerenti con le linee guida europee. Ieri il ministro dello Sviluppo economico e delle infrastrutture e trasporti, insieme al sottosegretario Massimo Vari, ha incontrato il vicepresidente vicario dell'Europarlamento Gianni Pittella: tra i temi condivisi la diffusione della banda larga, in particolare nelle aree deboli, il potenziamento ecosostenibile delle reti energetiche e di trasporto ma anche l'importanza di eurobond e project bond per lanciare piani di investimento previsti dalla Strategia Ue 2020 nelle infrastrutture e nella ricerca.
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IN SINTESI
FONDO DI GARANZIA
Il comitato di gestione sta preparando una tabella di marcia dei decreti attuativi che dovranno definire i nuovi meccanismi di funzionamento dello strumento che facilita il credito alle Pmi
LIBERALIZZAZIONI
Potrebbero tornare in pista il tema dei farmaci di fascia C e della rete dei carburanti ma anche le gare nel trasporto regionale, la riduzione della durata delle concessioni autostradali e aeroportuali

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