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Questo articolo è stato pubblicato il 21 dicembre 2011 alle ore 07:49.

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«La Cassa di previdenza dei giornalisti ha problemi di sostenibilità, come quasi tutte le altre casse professionali, che dovrebbero guardare non solo agli attuali pensionati ma anche a quelli futuri. Nessuno può chiamarsi fuori dal riordino del sistema previdenziale».
Il ministro del Welfare, Elsa Fornero, sferra l'affondo direttamente nella 'tana del lupo', ovvero ieri in occasione delle celebrazioni per il centenario del contratto giornalistico davanti allo stato maggiore dei giornalisti, Ordine, Fnsi, Casagit e Inpgi.

«Il Governo ha proseguito il ministro ha il dovere di assicurarsi che le Casse siano amministrate bene, soprattutto per garantire i giovani. La vostra professione ha concluso Fornero si è avvalsa di tanti privilegi per la vicinanza che avete, più di altri lavoratori, con il potere politico».

Parole che hanno scatenato tensione e nervosismo, tanto da far saltare la prevista conferenza stampa con i cronisti a margine dell'evento. Ma che dimostrano la determinazione del ministro a non modificare il comma 24 dell'articolo 24 del decreto Monti (201/2011) che impone agli enti, entro il 30 giugno 2012, di fare riforme per una sostenibilità, con i soli saldi previdenziali, a 50 anni. In caso contrario, conversione forzata al contributivo e contributo di solidarietà per i pensionati. L'obiettivo, ha spiegato ancora Fornero, è «rendere aderente la pensione all'effettiva storia contributiva di ciascuno e smettere di caricare sul futuro, e sui giovani, il peso di pensioni scollegate da quanto realmente versato».

Durissima la reazione di Andrea Camporese, presidente non solo della Cassa giornalisti ma anche dell'Adepp (l'associazione che riunisce gli enti di previdenza profesionali privati): «È gravissimo affermare pubblicamente che le Casse di previdenza private non sono in grado di garantire quella solvibilità a lungo termine necessaria per pagare le future pensioni, sostenendo che i patrimoni andranno a scemare. Affermazioni che non corrispondono alla verità ma a un progetto ben preciso che per correttezza il ministro dovrebbe rendere pubblico». Il riferimento è alla presunta volontà politica di voler far confluire tutte le Casse in un unico ente gestore, magari lo stesso Inps.

«È inaccettabile ha aggiunto Camporese che il ministro dichiari che non le sia stato possibile accedere ai dati sui bilanci, pubblicati sul sito dell'Inpgi, e irrispettoso rivolgere accuse pesantissime non lasciando alcun diritto di replica».

«Parole gravi quelle del ministro Fornero», ha concordati Enzo Iacopino, presidente dell'Ordine dei giornalisti. Mentre per Franco Siddi, segretario della Fnsi, «l'unico vero privilegio dell'Inpgi è quello di avere i conti a posto».

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