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Questo articolo è stato pubblicato il 20 dicembre 2011 alle ore 08:43.

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Altro che tavolo della pace, regolarmente fallito come da non impossibile pronostico. È da Gubbio che arriva per il calcio un segnale di speranza nel futuro. Da un quasi trentenne difensore, Simone Farina, che si vede offrire da un ex-compagno di squadra la bella somma di 200mila euro per corrompere altri tre compagni di squadra e perdere la partita di coppa Italia con il Cesena. Duecentomila euro da dividere in quattro sono una bella somma per una piccola squadra di provincia che solo quest'anno, per la prima volta, ha conosciuto la ribalta della serie B.

Ma Farina anziché accettare, come purtroppo ogni tanto succede, o finger di nulla, come quasi sempre succede, denuncia l'accaduto e permette l'arresto di uno dei non pochissimi filibustieri che inquinano il mondo del pallone. Da oggi per quel sottobosco che prospera soprattutto grazie all'omertà, Simone Farina è certamente un infame. Per chi il calcio continua nonostante tutto ad amarlo, è diventato il Milite Ignoto dal cui gesto di coraggio provare a ripartire.

Il coraggio, nel senso stavolta di sprezzo del ridicolo, che non è mai mancato a Zamparini per licenziare un allenatore. A proposito dell'ultimo della serie, Devis Mangia cacciato ieri, il presidente del Palermo aveva detto giusto tre mesi fa prolungandogli il contratto che sarebbe diventato il suo Wenger. Il tecnico dell'Arsenal siede sulla panchina londinese da 15 stagioni: Mangia è durato la bellezza di 15 partite.

Tra oggi e domani la giornata numero 16, che sarebbe poi la prima saltata a fine agosto causa una serrata dei presidenti spacciata per sciopero dei calciatori. Si ricomincia questo pomeriggio da Siena-Fiorentina, che ha tutta l'aria di una sfida-salvezza anche se nei bassifondi di classifica i viola dovrebbero essere di passaggio: come già successo all'Inter, prontamente risalita ad una più consona e decorosa quinta posizione. In serata tocca al Milan a Cagliari, con l'ovvio obbiettivo di approfittare al massimo del confronto diretto di domani tra Udinese e Juventus. La Juve ci arriva sulla spinta di un numero impressionante di pallegol create, e in gran parte sprecate contro il Novara. Ma l'Udinese, sia pure allo stremo delle forze per gli straordinari di Europa League, ci ha preso gusto e ha tutte le intenzioni di passare un capodanno se non in vetta almeno negli immediati dintorni. Di un pareggio, a occhio, nessuno si dovrebbe lamentare. Tantomeno la Lazio che a sua volta a sognare non rinuncia.

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