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Questo articolo è stato pubblicato il 20 dicembre 2011 alle ore 17:06.

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Il sito neonazista Stormfront, costola italiana dell'organizzazione che fa capo all'ex leader del Ku Klux Klan Don Black, ha pubblicato una lista di politici, magistrati, religiosi, attivisti dei diritti umani, giornalisti la cui "colpa" è occuparsi di immigrati.

L'organizzazione per i diritti civili Everyone, anch'essa nella lista, ha spiegato che «da anni Stormfront Italia diffonde ideologie antisemite, di natura razziale e di stampo neonazista, che contrastano con le convenzioni internazionali sui diritti umani e con la legge Mancino, oltre che con la nostra Costituzione. L'Italia è uno dei pochi Paesi europei a non avere ancora bandito il forum neonazista, come è invece accaduto in Germania e Francia; questo poichè il portale si appoggia su un server americano con sede a West Palm Beach, in Florida, e ogni operazione di natura giudiziaria, se avanzata dalle sole autorità italiane, diviene estremamente complessa, se non impossibile» spiegano gli attivisti di Everyone, che invitano la rappresentanza Usa in Italia a farsi portavoce presso il Governo Obama della necessità urgente di dichiarare Stormfront fuorilegge.

L'iniziativa del sito neonazista è partita da un membro del forum di nome Costantino: «Siamo stati accusati di razzismo verso gli immigrati, che li odiamo senza motivo», scrive, ma «anche gli italiani compiono atti di delinquenza. Io vorrei dimostrare che non odio gli stranieri, ma che anzi odio molto di più certi italiani. È per questo che apro questa discussione in cui vorrei raccogliere il nome di italiani che compiono atti criminali, che aiutano gli allogeni e ne traggono un tornaconto economico». E la lunga lista è stata compilata con l'aiuto di altri membri del forum.

Il primo dell'elenco è don Ezio Segat, sacerdote della diocesi di Vittorio Veneto. Sono indicati poi monsignor Cesare Nosiglia e don Fredo Olivero.
Moltissimi i politici. C'è «il governo Monti al completo».

Poi vi sono amministratori come il sindaco di Padova Flavio Zanonato, la vicepresidente della giunta toscana Stella Targetti («bastarda immigrazionista, sei nella lista», scrive Costantino), e l'assessore all'Integrazione di Torino Ilda Curti. Tra i politici, gli esponenti di Sel a Milano Luca Gibillini, Mirko Mazzali e Anita Sonego.

E poi giudici: la pm di Torino Laura Longo che contestò l'odio etnico per gli scontri nel capoluogo piemontese, il giudice Domenico Galletta, il gup Carlo Fontanazza che giudicò il marocchino responsabile della morte di 8 persone a Lamezia Terme. E poi ancora Antonella Consiglio, Giuseppina Di Maida e Filippo Serio, giudici del riesame.

E avvocati: Salvatore Staiano, Giorgio Bisagna ed Emiliano Riba, quest'ultimo avvocato dell'imam di Torino Khounati.
Nel sito neonazi sono citati anche Roberto Malini dell'organizzazione Everyone, Gad Lerner, Maurizio Costanzo. C'è anche chi se la prende con Comunione e Liberazione.

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