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Questo articolo è stato pubblicato il 21 dicembre 2011 alle ore 13:51.

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Bruxelles é un ostacolo alla riduzione del rischio sistemico per prevenire un'altra crisi finanziaria: questa l'opinione della Banca d'Inghilterra. La mania di centralizzazione delle autorità Ue, che chiedono una regolamentazione bancaria comune, porta al rischio di continue interferenze che sarebbero controproducenti per la stabilità del sistema finanziario. Le taglienti opinioni della Bank of England sono contenute in un documento di consultazione della Financial Policy Committee (Fpc) della banca, rivelato oggi dal Daily Telegraph, quotidiano britannico vicino al partito conservatore.

Il documento propone quindici strumenti possibili per prevenire un'altra crisi finanziaria. L'Fpc avrá il potere di imporre alle banche di aumentare le riserve di capitale o di chiedere maggiori garanzie a persone e imprese prima di concedere mutui o prestiti. Il documento verrá ora distribuito e discusso nel settore bancario e finanziario e in marzo, al termine del periodo di consultazione, la Banca presenterà al Tesoro le sue raccomandazioni finali su quali mezzi è meglio utilizzare per rafforzare il sistema ed evitare nuove crisi.

«L'ostacolo principale che deriva dal criterio della discrezione nazionale è che i poteri nazionali potranno essere limitati dalla legge Ue», recita il documento. «In particolare, la bozza di regolamentazione sul capitale è una regolamentazione cosiddetta di armonizzazione massima. L'armonizzazione massima delle regole limita la discrezione delle autorità nazionali per stringere i controlli e prevenire il rischio sistemico. La ragione principale per avere regole minime in comune è quella di evitare una corsa al minimo comune denominatore a livello internazionale. Non comprendiamo invece la ragione per imporre un'armonizzazione massima». Anzi, sottolinea la Banca d'Inghilterra, «riteniamo che questo approccio di armonizzazione massima rischi di limitare gravemente la sua capacità di svolgere il proprio compito e per questo, abbiamo chiesto al Tesoro di continuare a cercare di fare di tutto per modificare la legislazione europea in questo campo».

Secondo il Telegraph nel documento la Banca si schiera anche a favore della decisione presa dieci giorni fa dal premier David Cameron di porre il veto al nuovo trattato Ue e isolare la Gran Bretagna all'interno dell'Unione. Il Governo guidato dai conservatori ha concesso maggiori poteri di supervisione e controllo alla Banca d'Inghilterra e il governatore Mervyn King è stato a volte criticato per essere troppo vicino ai Tories.

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