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Questo articolo è stato pubblicato il 22 dicembre 2011 alle ore 13:03.

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Giovanni Giolitti. Urbano Rattazzi. Sandro Pertini. Una mappa mostra i luoghi di nascita di alte cariche istituzionali: capi di governo, presidenti della Repubblica e delle Camere. È un viaggio attraverso il territorio nazionale e un percorso nella storia italiana. La cartina geografica fa parte del portale di "open data" appena varato dalla Camera dei deputati: si tratta di un archivio accessibile su internet con informazioni riutilizzabili per visualizzazioni grafiche, applicazioni software e analisi statistiche.

La mappa, ad esempio, ha anche una cronologia che inizia con il 1848 e arriva fino agli ultimi anni. Tra i primi dataset sono scaricabili i disegni di legge, i resoconti, i mandati di deputati e senatori: non sono più informazioni frammentate nelle pagine di tanti siti web, ma vengono raccolte in modo da semplificarne il riutilizzo per progetti digitali, anche se al momento il formato dei dati limita l'impiego soprattutto agli addetti ai lavori.

È il movimento di "open data" per la pubblica amministrazione: i documenti superano le mura degli uffici per raggiungere attraverso internet cittadini, imprese, organizzazioni non profit interessati a valorizzarli. Sono aperti ("open" in lingua inglese) anche grazie a licenze che abilitano il loro utilizzo. Altre nazioni nel mondo hanno già avviato iniziative simili: gli Stati Uniti hanno fatto da apripista con il portale Data.gov, seguiti da altri paesi in Europa, Asia e Africa.

In Italia è un periodo di intensa attività. Da poco il Piemonte ha varato una legge regionale per incentivare la diffusione degli "open data" della pubblica amministrazione, dopo aver lanciato Dati.piemonte.it, un caso citato anche dalla Commissione europea nel suo annuncio di un pacchetto di misure per l'informazione nel settore pubblico. A riunire gli archivi aperti dalla pubblica amministrazione locale e nazione è Dati.gov.it.

L'Atlante istituzionale

La cronologia

L'elenco dei dati

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