Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 22 dicembre 2011 alle ore 20:06.
Fine d'anno, tempo di bilanci anche per quanto riguarda lo sport. Non c'è stato nè il palcoscenico olimpico, nè quello dei mondiali (o europei) di calcio, ma non per questo non si sono segnalate performance importanti nello sport o storie che hanno emozionato, e anche molto. Vi proponiamo alcuni spunti, chiedendovi poi di partecipare al nostro sondaggio per votare lo sportivo dell'anno tra quelli che abbiamo selezionato (potete ovviamente dire la vostra anche nell'apposito spazio riservato ai commenti dei lettori).
Partendo con le suggestioni che ci raccontano di barriere fisiche e culturali infrante dalla forza di volontà, vogliamo ricordare il traguardo raggiunto dall'atleta disabile sudafricano Oscar Pistorius, che ha coronato il suo sogno di gareggiare con i suoi colleghi normodotati ai mondiali di Daegu, ricevendo anche una medaglia per aver contribuito nelle batterie al secondo posto del Sudafrica nella staffetta 4x400.
Citazione obbligata per Leo Messi, il campione argentino da molti considerato il più forte calciatore del mondo. L'asso del Barcellona non sbaglia un colpo in maglia blaugrana e ha vinto tutto anche quest'anno, mostrando, se possibile, ancora più classe, più tecnica, più personalità, più motivazioni ed è molto vicino a un nuovo Pallone d'oro. Ormai è molto vicino alla leggenda di Diego Armando Maradona, così come il suo Barcellona è una delle squadre più forti mai comparse su un campo di calcio. Gli manca ancora la consacrazione in maglia albiceleste: la Copa America organizzata in Argentina è stata un pesante flop per la nazionale allenata proprio dall'ex Pibe de Oro.
La vittora del Tour de France consacra Cadel Evanstra i grandi di un ciclismo fatto di impegno, di fatica, di sofferenza, ma anche di pulizia. Mentre Alberto Contador deve ancora chiarire molte vicende legate a sospetti di doping, il ciclista australiano assapora la vetta del ciclismo a 34 anni, dopo una vita sportiva fatta di rigore e abnegazione.
Mentre continua il dominio della Red Bull e del giovane tedesco Sebastian Vettel nella Formula 1, il tennis può vantare da quest'anno un nuovo campione globale, quel Novak Djokovicche quest'anno è stato in grado di vincere Wimbledon, gli open di Australia e degli Stati Uniti, mettendo fine alla diarchia Federer-Nadal che aveva dominato per anni il circuito Atp.
L'atleta italiana più forte in circolazione è anche quest'anno lei, Federica Pellegrini, la regina del nostro nuoto, capace di imporre la sua legge sui 200 e sui 400 stile ai mondiali di Shangai (prima atleta della storia a vincere due ori in due specialità diverse in due edizioni differenti dei mondiali) nonstante continui cambi di allenatori, la rottura della storia con Luca Marin e il fidanzamento con Filippo Magnini. La Federica nazionale, tra uno sport in tv e l'altro, trova pure il tempo di aprire un locale a Venezia, "Tacco 11", che prende spunto dalla sua passione per le scarpe altissime.
Fuori dal sondaggio - non sarebbe giusto votare per la morte di un'atleta - vogliamo però ricordare ancora una volta Supersic, Marco Simoncelli, scomparso in seguito a una terribile caduta in moto sul circuito di Sepang, in Malesia. La sua morte ha segnato il mondo dei motori e dello sport italiano in particolare. A lui vogliamo dedicare questa breve carrellata di un anno di sport.
©RIPRODUZIONE RISERVATA