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Questo articolo è stato pubblicato il 22 dicembre 2011 alle ore 10:48.

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Medvedev: depressione globale può durare anni, in Russia serve sviluppo democratico ma non caos (Afp)Medvedev: depressione globale può durare anni, in Russia serve sviluppo democratico ma non caos (Afp)

«La depressione globale» dell'economia «può andare avanti alcuni anni» e «ci aspettano momenti non semplici», ma «la Russia ha superato con onore la crisi, e penso che supereremo anche le minacce ora all'orizzonte». Lo ha detto il presidente russo Dmitri Medvedev nel suo messaggio alle Camere unite, il quarto e l'ultimo del suo mandato, visto che la prossima primavere ci saranno in Russia le presidenziali con il premier Vladimir Putin.

La Russia dovrebbe poter vivere grazie ai propri mezzi, a fronte della prossima «depressione globale», ha spiegato il capo di stato, sottolineando «la paura per le principali riserve in valuta», ma anche la forza delle economie «in via di sviluppo» che secondo Medvedev «non possono compensare la precedente locomotiva» del mondo sviluppato.

Il presidente russo ha sottolineato che in questi anni ha lavorato per «mantenere la stabilità economica» e per garantire il futuro dei cittadini della Federazione russa. «Io mi prendo in pieno la responsabilità per quello che ancora va fatto e so che tutto ci riuscirà», ha detto.

Le riforme politiche
«La Russia ha bisogno di sviluppo democratico e non di caos». E' stato questo il messaggio di Medvedev alla piazza, così il presidente ha infatti commentato le proteste contro i presunti brogli nelle elezioni per la Duma del 4 dicembre. Una nuova manifestazione è prevista per il 24 dicembre. «È un buon segno che la società stia cambiando e che i cittadini stiano esprimendo la loro posizione in modo più attivo, ponendo domande legittime alle autorità - ha detto - è un segno che la nostra democrazia sta crescendo e maturando». «La partecipazione popolare - ha sottolineato Medvedev - è una buona tendenza di cui beneficerà il nostro Paese come anche della crescente competizione politica che ci impone di migliorare la qualità del nostro lavoro e di rispondere ai problemi di milioni di famiglie russe più velocemente».

Il presidente russo, che ha spostato a dicembre il discorso di solito tenuto a novembre proprio per parlare davanti alla nuova Duma uscita dalle urne, ha poi sottolineato la necessità di una «riforma completa» del sistema politico russo. Nel quadro di queste riforme, Medvedev ha sottolineato tra l'altro la «necessità» di tornare alle elezioni dirette dei governatori regionali oggi nominati dal Cremlino, dopo una riforma voluta dal Putin nel 2004, e ha auspicato la creazione di un tv pubblica indipendente dallo stato.

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