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Questo articolo è stato pubblicato il 26 dicembre 2011 alle ore 17:24.

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Silvio Berlusconi attacca la manovra varata dal Governo Monti e votata anche dal Pdl in Parlamento: secondo l'ex premier (in collegamento telefonico con la comunità Incontro di Don Gelmini) il provvedimento rischia di portare in recessione l'economia. «Fino all'estate scorsa - rivendica Berlusconi - abbiamo sempre tenuto i conti in ordine tagliando le spese invece di aumentare le imposte. Ora però con le nuove tasse si finirà per comprimere i consumi e portare in recessione l'economia». Una situazione che fa sì che gli «italiani siano sempre più preoccupati».
Berlusconi poi prosegue affermando che il Pdl è «sempre il partito di maggioranza in Parlamento e anzi i sondaggi ci danno in fortissima ripresa» proprio perché «gli italiani sono sempre più preoccupati».

Resto sempre in pista, anche per il futuro
Detto questo, Berlusconi assicura che «restiamo vigili per fare il bene del nostro Paese», anche se la soluzione alla crisi «deve venire dall'Europa perché è l'Europa che deve cambiare». Per quanto riguarda il suo futuro Berlusconi conferma che non abbandonerà la scena politica, anzi: «Sono sempre impegnato per la nostra forza di libertà, resto sempre in pista anche per il futuro».

Serve banca centrale che garantisca l'euro
L'ex premier è poi tornato sulla necessità di una «di avere una banca centrale europea che possa garantire l'euro». Il Cavaliere, poi, si è detto convinto dell'esigenza di ripensare anche l'architettura istituzionale del Paese. «Davvero abbiamo bisogno di un grande cambiamento, una grande riforma dell'architettura istituzionale per potere rendere governabile il nostro Paese». Se riusciremo a farlo in questo tempo che ci divide dalla fine della legislatura, ha aggiunto, «potremo veramente dire che abbiamo fatto qualcosa di grande e di importante».

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