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Questo articolo è stato pubblicato il 31 dicembre 2011 alle ore 08:47.

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ROMA. «Una rigorosa azione di contenimento della spesa» per «conseguire gli obiettivi prefissati dal governo» in sede Ue per il pareggio di bilancio. É questa la richiesta a tutte le amministrazioni pubbliche che arriva direttamente dal premier Mario Monti, in qualità di ministro dell'Economia, che ieri ha firmato una circolare per dettare le indicazioni sul bilancio di previsione 2012.

Un'iniziativa che arriva in un momento di grande lavoro del premier, impegnato a predisporre i provvedimenti annunciati nella conferenza stampa di fine anno: le indiscrezioni indicano nel 20 gennaio (a tre giorni dall'Eurogrupo del 23) la data orientativa in cui si riunirà il Consiglio dei Ministri per varare le prime riforme del Cresci-Italia, soprattutto in tema di liberalizzazioni, concorrenza e infrastrutture.

Per tornare alla circolare sulla spesa, il testo ricorda che si tratta di un obiettivo a cui sono chiamato tutti, nella complessa macchina burocratica statale, a fare la propria parte. Infatti il documento afferma che «la fattiva collaborazione di tutte le amministrazioni è elemento essenziale affinchè gli enti di rispettiva competenza osservino i criteri volti al consolidamento del processo di razionalizzazione della spesa pubblica». I rappresentanti del Ministero dell'Economia e delle Finanze «vigileranno sull'osservanza da parte degli enti delle direttive governative che mirano al contenimento e al monitoraggio della spesa pubblica, segnalando eventuali inadempimenti ai competenti uffici del ministero». La circolare del premier indica alcune voci su cui intervenire: nomine onorifiche, missioni, convegni e relazioni pubbliche, auto blu.

«La crisi finanziaria globale - scrive il premier - e le avverse condizioni economiche in sede europea hanno reso necessario rafforzare il processo di consolidamento dei conti pubblici e proseguire il percorso di risanamento strutturale, che dovrà interessare anche gli esercizi futuri, confermando l'esigenza di una rigorosa azione di contenimento della spesa pubblica, già intrapresa in precedenza, volta ad assicurare un intervento organico diretto a conseguire gli obiettivi prefissati dal governo che, in linea con gli accordi assunti con le autorità europee, si prefiggono il raggiungimento del pareggio di bilancio per il 2013».

Nel testo si sottolinea inoltre «la necessità di segnalare alle amministrazioni centrali e agli enti e organismi vigilati l'esigenza di adottare comportamenti in linea con i suddetti obiettivi prefissati e, nello specifico, di porre in essere le opportune iniziative affinchè gli enti di rispettiva competenza, nel predisporre il bilancio di previsione per l'esercizio 2012, procedano un'impostazione previsionale improntata al rigore finanziario e secondo criteri volti principalmente al contenimento delle spese, valutando attentamente la possibilità di procedere a un'oculata riduzione degli stanziamenti complessivi per spese diverse da quelle obbligatorie e inderogabili».
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l tema del controllo della spesa è al centro dell'azione del governo Monti sul fronte della finanza pubblica. Tra i primi impegni dell'esecutivo per il 2012 c'è la «spending review»: entro metà aprile (ma forse anche prima come ha detto il premier nel corso della conferenza stampa di fine anno) è prevista la presentazione a Bruxelles del nuovo «Piano nazionale di riforma» e dell'aggiornamento del Programma di stabilità, in ossequio al nuovo calendario europeo. È quella la sede - come anticipato da Il Sole 24 Ore - in cui verrà indicato il complesso di misure che il Governo intende realizzare sul fronte della spesa pubblica. Ma già nelle prossime settimane si avrà una prima indicazione sulla direzione di marcia. (Re.R.)

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