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Questo articolo è stato pubblicato il 30 dicembre 2011 alle ore 06:38.

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AFGHANISTAN
Uccisi 2 francesi,
ferito un italiano
Due militari francesi della missione Nato in Afghanistan (Isaf) sono stati uccisi nell'Est del Paese da un uomo che indossava un'uniforme dell'esercito afghano. L'agguato è stato rivendicato dai talebani. Un soldato italiano è rimasto contuso in un attacco con colpi di mortaio al convoglio su cui stava viaggiando da Bala Murghab a Herat. Nell'attacco è morto l'autista afghano ed è rimasto ferito un altro militare locale.
FILIPPINE
Preso il killer
di padre Tentorio
Il presunto assassino di padre Fausto Tentorio - assassinato nelle Filippine il 17 ottobre scorso di fronte alla parrocchia di Arakan, a Mindanao - è stato arrestato. Lo ha annunciato ieri il ministro della Giustizia filippino Leila de Lima precisando che un uomo, Jimmy Ato, è stato fermato dagli agenti dell'ufficio regionale del National Bureau of Investigation. «Per noi questo è solo un rievocare il dolore, cambia poco», ha detto Felice, fratello di padre Fausto. «L'importante non sono i killer o i mandanti ma che la sua opera nelle Filippine continui».
UNGHERIA
Un flop l'asta
di bond
L'Ungheria ha raccolto meno della metà dei titoli di Stato a 5 e 10 anni messi in asta ieri mentre ha cancellato un'asta di titoli a 3 anni. Nell'asta di bond quinquennali il rendimento è salito dall'8,72 al 9,63%, il livello più alto dal giugno 2009. Ue e Fmi hanno sospeso nei giorni scorsi i negoziati per un prestito al Paese a causa di una legge che riduce l'autonomia della banca centrale.
SPAGNA
Genero del re
dal giudice
Il genero del re di Spagna Inaki Urdangarin è stato convocato dal giudice il 6 febbraio nell'ambito di un'inchiesta su un affare di corruzione, una vicenda che sta creando imbarazzo alla famiglia reale. Urdangarin, 43 anni, marito della figlia più giovane di re Juan Carlos, Cristina, è citato in un'inchiesta per corruzione che coinvolge l'istituto Noos. Si indaga su 2,3 milioni di euro incassati dalla società per organizzare un congresso.
VENEZUELA
Chavez: gli Usa
dietro i tumori
Per il presidente venezuelano Hugo Chavez (nella foto) dietro i casi di cancro, incluso il suo, che hanno colpito alcuni leader sudamericani (ultima l'argentina Cristina Kirchner) ci sarebbe un complotto degli Stati Uniti. Per Chavez «è possibile» che gli Usa abbiano sviluppato una «tecnologia per creare i tumori».

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