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Questo articolo è stato pubblicato il 01 gennaio 2012 alle ore 15:29.

L'Iran ha annunciato oggi di aver «testato la sua prima barra di combustibile nucleare prodotta da depositi di uranio all'interno del Paese». «Dopo aver fatto tutti i controlli, è stata inserita nel nucleo del reattore di ricerca di Teheran per studiare come funziona», si legge sul sito web dell'Agenzia iraniana per l'energia atomica. Gli scienziati iraniani, scrive l'agenzia di stampa Fars, hanno prodotto la barra arricchendo l'uranio al 20% e hanno impiegato circa un mese per effettuare i test necessari.
La notizia giunge in un crescendo di tensione tra l'Iran e l'Occidente che dura da giorni, partito con l'annuncio di nuove sanzioni occidentali contro il programma nucleare di Teheran. L'Unione europea ieri si era dichiarata pronta a riallacciare il dialogo con l'Iran sul nucleare ma solo se Teheran si metterà al tavolo senza porre precondizioni.
Intanto il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad ha annunciato che la Banca centrale iraniana reagirà con «forza» alle sanzioni americane, all'indomani della decisione di Washington di inasprire le misure contro l'istituzione finanziaria iraniana.
«La Banca centrale è la spina dorsale del Paese nella sua risposta alle pressioni dei nemici e deve, con forza e fiducia, avere la solidità di respingere tutti i complotti del nemico», ha detto il presidente al consiglio di amministrazione della Banca, stando a un comunicato diffuso dalla presidenza.
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