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Questo articolo è stato pubblicato il 04 gennaio 2012 alle ore 18:06.

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Cortina, arrivano gli ispettori, si impennano gli incassi: ristoranti +300%, beni di lusso +400% (Marka)Cortina, arrivano gli ispettori, si impennano gli incassi: ristoranti +300%, beni di lusso +400% (Marka)

L'operazione messa in campo a Cortina lo scorso 30 dicembre, che ha impegnato 80 agenti delle Entrate per effettuare i controlli in soli 35 esercizi commerciali (su un totale di quasi mille presenti nella località turistica delle Dolomiti), ha portato risultati e informazioni utili per il recupero dell'evasione.

Gli incassi degli esercizi commerciali (alberghi, bar, ristoranti, gioiellerie, boutique, farmacie, saloni di bellezza, eccetera) nel giorno dei controlli - rileva l'Agenzia delle Entrate - sono lievitati rispetto sia al giorno precedente sia allo stesso periodo del 2010.

In particolare, i ristoranti hanno registrato incrementi negli incassi fino al 300% rispetto allo stesso giorno dello scorso anno (+ 110% rispetto al giorno prima), i commercianti di beni di lusso fino al 400% rispetto allo stesso giorno dello scorso anno (+106% rispetto al giorno prima), i bar fino al 40% rispetto allo stesso giorno dello scorso anno (+104% rispetto al giorno prima).

Non sono mancati singoli episodi particolarmente significativi: un commerciante deteneva beni di lusso in conto vendita per più di 1,6 milioni di euro, senza alcun documento fiscale.

Controllate anche le dichiarazioni dei proprietari di 251 auto di lusso di grossa cilindrata: su 133 intestate a persone fisiche, «42 appartengono a cittadini che fanno fatica a "sbarcare il lunario", avendo dichiarato 30mila euro lordi di reddito».

Una task force di 80 ispettori tra il 30 dicembre e San Silvestro è calata in città e ha passato al setaccio i più noti alberghi della conca ampezzana, ma anche negozi, antiquari, ristoranti e gioiellerie frequentati abitualmente dai vip. Controllate anche le auto di lusso che circolano all'ombra delle Tofane.
«Sono arrivati alle 8 del mattino e se ne sono andati dieci minuti dopo mezzanotte - si sfoga l'albergatrice di un noto hotel cortinese - ho firmato il verbale che ero già in camicia da notte. Un blitz del genere in queste date è un attentato a chi lavora». E aggiunge: «i miei clienti hanno detto che se ne vanno a Sankt Moritz, questo stato poliziesco nessuno lo vuole accettare».
Qualche perplessità sulle modalità, ma soprattutto sui tempi scelti per i controlli, anche dall'assessore municipale al commercio, Luca Alfonsi. «È uno shock per la località - dice - che così perde anche in immagine».

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