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Questo articolo è stato pubblicato il 06 gennaio 2012 alle ore 06:39.

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NIGERIA
Nuovo attacco a chiesa cristiana
Nuovo attacco in Nigeria contro una chiesa: uomini armati hanno fatto irruzione e hanno aperto il fuoco nel luogo di culto causando la morte di sei persone e almeno 10 feriti. L'attacco è avvenuto - stando a quanto riferito da padre John Jauro - intorno alle sette di sera nella città di Gombe, nel nord-est del Paese. Nei giorni scorsi la setta integralista islamica dei Boko Haram aveva ucciso quasi 50 persone in diversi attentati contro chiese, sempre nel nord, dove vive la maggioranza musulmana. Le forze dell'ordine hanno arrestato due sospetti autori della strage, appartenenti alla setta.
IRAN
Ny Times: da Ue embargo graduale
Una decisione dell'Unione europea sull'embargo petrolifero all'Iran «non arriverà entro la fine di gennaio» e «sarà attuata in fasi scaglionate per evitare squilibri sul mercato delle forniture globali». È quanto sostiene il New York Times, che cita fonti europee e francesi secondo cui l'accordo di principio raggiunto sarebbe basato su «un compromesso». Intanto anche Giappone e Corea del Sud si muovono per diminuire la propria dipendenza dal petrolio iraniano.
SIRIA
Alitalia sospende voli con Damasco
L'Alitalia ha annunciato che sospenderà i collegamenti aerei diretti con la Siria a partire dal 12 gennaio, ma che i passeggeri diretti a Damasco o in partenza dalla capitale siriana saranno dirottati all'aeroporto di Beirut tramite una navetta. Nella comunicazione non si precisa il motivo della sospensione dei voli da e per il Paese, attraversato dal 15 marzo da una rivolta duramente repressa dal regime.
TUNISIA
Disoccupato si dà fuoco: è grave
Un disoccupato si è dato fuoco ieri di fronte al principale edificio governativo della povera provincia tunisina di Gafsa, mentre tre ministri visitavano la zona. L'uomo, 48 anni, padre di tre figli, che chiedeva di incontrare i ministri insieme ad altri disoccupati, è stato portato in ospedale con ustioni molto gravi ed è in condizioni critiche. Nel dicembre del 2010 un gesto analogo, quello di Mohamed Bouazizi nella città di Sidi Bouzid, diede inizio alle proteste da cui nacque la Primavera araba.
AFGHANISTAN
Sì al dialogo
dal Mullah Omar
Il mullah Omar avrebbe confermato l'apertura del dialogo di pace tra talebani e Stati Uniti. Lo ha riportato l'emittente pakistana Geo Tv, senza specificare la fonte della notizia. Secondo Geo Tv, la guida spirituale dei talebani avrebbe posto due condizioni: la liberazione di tutti i prigionieri afghani nel centro di detenzione di Guantanamo Bay e il completo ritiro delle truppe guidate dagli Usa dall'Afghanistan.

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