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Questo articolo è stato pubblicato il 07 gennaio 2012 alle ore 08:10.

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Per il premier l'Europa è di fronte a una sfida e «il destino è tutto nelle sue mani», proprio come un «alpinista» che si trova «su un crinale pericoloso» ma può ancora raggiungere la meta. Meta che passa anche attraverso un rafforzamento del fondo Salva-Stati. L'Italia e anche altri Paesi europei secondo Monti «si trovano ad avere tassi di interesse tuttora molto elevati: non è in discussione ciò che fa o non fa la Bce, il problema è che i governi hanno il dovere di mettere in opera meccanismi di intervento con sufficienti munizioni che possano essere usate in modo sufficientemente rapido e credibile».
Infine, prima di lasciare Parigi, il premier si è concesso qualche riflessione più specificatamente italiana in un'intervista esclusiva alla tv France 24. «La solidità del sistema bancario italiano - ha detto - è fuori discussione, è tra i più solidi, anche perché si è impegnato molto meno di altri in operazioni ardite negli anni precedenti». «Le difficoltà di UniCredit - ha aggiunto - sono legate soprattutto all'operazione di aumento di capitale che con questa situazione dei mercati ha trovato qualche difficoltà temporanea». Poi un accenno alla anomala situazione politica venutasi a creare con il crollo del berlusconismo. «Il governo è sostenuto da tre blocchi – ha spiegato Monti ai telespettatori francesi –: il partito di Berlusconi, il Partito democratico e il Terzo polo», e ognuno trova «qualcosa che gli piace e qualcosa che non gli piace» nelle misure sottoposte al Parlamento. «Il compito consiste nel creare pacchetti bilanciati – è la conclusione –. Per esempio la riforma delle pensioni o del mercato del lavoro non sarà applaudita molto dalla sinistra, ma le liberalizzazioni non piacciono al centro-destra».
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LA MISSIONE DI MONTI A PARIGI
LO «SPEACH» ALL'ECONOMIA
«Una Ue troppo debole»
Dopo l'incontro con il premier Francois Fillon, Mario Monti ha tenuto un discorso alla quarta edizione del "Colloque Nouveau Monde" organizzato al ministero dell'Economia francese dal ministro dell'Industria Eric Besson. «L'Unione europa rischia di disfare quello che ha già fatto», ammonisce Monti
Prima la colazione con il premier francese Francois Fillon, poi il discorso al convegno "Nouveau Monde" al ministero dell'Economia, infine il faccia a faccia con il presidente Nicolas Sarkozy
COLAZIONE CON PREMIER
A tavola con Fillon
«Tra Francia e Italia c'è identitá quasi totale». Parola del premier François Fillon al termine della colazione di lavoro con il presidente del Consiglio Mario Monti, prima tappa della giornata. «Sono molto grato» al presidente Monti, ha aggiunto Fillon «per il lavoro eccezionale che sta facendo»
«MONTI ISPIRA FIDUCIA»
Unità di vedute
C'è una perfetta identità di vedute su come affrontare la crisi del debito, anche perché Mario Monti «ispira fiducia ai leader europei». Al termine dell'incontro con il nostro premier il presidente francese ha encomiato l'Italia: le istituzioni europee devono assumersi le proprie responsabilità come é stato fatto da ogni singolo Stato

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