Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 09 gennaio 2012 alle ore 13:43.

My24
Max Blardone (Space24)Max Blardone (Space24)

La fame da podio ritrovata e quella che sta nascendo: lo sci azzurro si salva così nel tempio di Adelboden. Due terzi posti, sabato in gigante con Max Blardone e ieri in slalom con Stefano Gross, sono la punta dell'iceberg per una squadra capace di piazzare sempre qualche atleta nelle prime posizioni nelle discipline tecniche.

Aspettando che si sveglino i nostri velocisti, l'unico sprazzo è di Elena Fanchini, quinta nella discesa libera di sabato a Bad Kleinkirchheim.
La fame di Blardone è quasi atavica, dopo una stagione 2010-2011 che di Maxi aveva solo il punto interrogativo sul casco nero, vuoto di sponsor e di risultati. A 32 anni e con un figlio in arrivo ad aprile, il piemontese si è rigenerato con l'ossigeno della Val Badia. La vittoria sulla Gran Risa a dicembre gli ha restituito fiducia, cattiveria in pista e voglia di lottare. Altro che il ritiro paventato l'anno scorso. La fame di Gross è più acerba, tutta da placare con una carriera che deve ancora sbocciare.

Il podio di Adelboden è il primo in Coppa del mondo per il venticinquenne fassano, rimontato dall'ottava posizione. Peccato per Cristian Deville, al comando dopo la manche d'apertura, a pari merito con l'austriaco Marcel Hirscher. Fatale il mix di nebbia e folate di neve: troppi errori nella manche decisiva, culminati nell'uscita in vista del traguardo. S'interrompe quindi la scia positiva (finora due podi, un quarto e un sesto posto) del trentino che ha appena compiuto 31 anni e sogna ancora una vittoria nel Circo bianco.

La strada è però quella giusta per gli slalomisti allenati dal francese Jacques Theolier: tanto allenamento, credere nei propri mezzi, concentrazione, anche per sopperire alle incertezze di Manfred Moelgg e Giuliano Razzoli. Intanto l'Austria pesca un nuovo campione da classifica generale, riscoprendo le virtù della specializzazione contro la polivalenza. Quarto successo nelle ultime cinque gare per Hirscher, il giovanissimo candidato (22 anni) a soffiare la sfera di cristallo ai veterani come Ivica Kostelic e Mazinga Svindal. Troneggia con 725 punti correndo solo in gigante e slalom, mentre gli altri devono inseguire a oltre 200 di distanza.

Note amare, invece, per gli azzurri del fondo. Si puntava molto su Roland Clara, ma il ventinovenne altoatesino non è riuscito a bissare le imprese dello scorso anno al Tour de Ski (giunse quinto con una straordinaria scalata finale sul Cermis). Clara è diciannovesimo; il migliore dei nostri è quindi Giorgio Di Centa, quindicesimo al termine delle otto tappe tra Germania e Italia. «Peccato non essere salito sul podio di giornata come nel 2011, ma la stagione è ancora lunga e punto a tornare protagonista come a inizio stagione», è il commento di Clara.

La vittoria, terza nelle ultime quattro edizioni del Tour, è del fenomeno svizzero Dario Cologna. Terza affermazione, addirittura consecutiva, pure per la polacca Justyna Kowalczyk nell'eterno duello con la norvegese Marit Bjoergen. Virginia De Martin, diciassettesima, è l'azzurra più avanti in classifica, in una squadra che deve recuperare le ambizioni dopo i ritiri di Arianna Follis, Marianna Longa e Magda Genuin.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi