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Questo articolo è stato pubblicato il 11 gennaio 2012 alle ore 06:41.

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GRAN BRETAGNA
Sì di Londra
all'alta velocità
Il Governo britannico ha approvato il progetto ferroviario ad alta velocità che collegherà Londra con il Nord del Paese. Lo ha annunciato il segretario ai Trasporti Justine Greening in un comunicato, sottolineando che l'investimento sarà di 33 miliardi di sterline (40 miliardi di euro). Il progetto sarà concluso entro il 2026. Il Governo di coalizione liberal-conservatore guidato da David Cameron (nella foto) ha dato il via libera dopo che uno studio ha indicato la linea Tav come «l'intervento più efficace» per risolvere i problemi di sovraffollamento ferroviario e stradale. La distanza di circa 160 chilometri fra Londra e Birmingham dovrebbe essere percorsa in meno di 50 minuti.
ITALIA–FRANCIA
Terzi sull'Iran:
sanzioni graduali
Eventuali sanzioni nel settore petrolifero per costringere l'Iran a fare un passo indietro sul dossier nucleare dovranno essere «graduali». Lo ha detto il ministro degli Esteri italiano Giulio Terzi (nella foto), a margine di una conferenza stampa congiunta con il collega francese Alain Juppé. La strada di entrambi i Paesi affinché «l'Iran adempia alle risoluzioni del Consiglio di sicurezza è quella del doppio binario, cioè accrescere le pressioni economiche per portare Teheran al tavolo del negoziato». «Se questo non sarà possibile - ha aggiunto Terzi - si andrà a sanzioni sul versante petrolifero», poiché «l'obiettivo della sicurezza è al di sopra di qualsiasi altra cosa».
SCOZIA
Referendum
nel 2014
La Scozia intende indire un referundum per la propria indipendenza dal Regno Unito nell'autunno del 2014. L'annuncio, riferisce la Bbc, è stato fatto dal primo ministro scozzese, Alex Salmond. La data, ha detto Salmond, consentirà agli scozzesi di prendere una decisione «meditata» sul futuro della Scozia all'interno del Regno Unito.
SVIZZERA
Jordan in testa
per la guida Bns
Thomas Jordan, ora presidente ad interim della Banca centrale svizzera dopo le dimissioni di Philipp Hildebrand, è in pole position per un incarico definitivo al timone della Bns. Ieri si è riunito il Consiglio per discutere del successore (verrà istituita una Commissione ad hoc), che dovrà poi essere nominato dal Governo.

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