Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 11 gennaio 2012 alle ore 12:23.

My24

Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Antonio Catricalà punta a interventi per aprire ulteriormente il settore postale, un vecchio "pallino" che risale ai tempi in cui era alla guida dell'Antitrust. Il settore postale ha beneficiato della terza e ultima tappa della liberalizzazione richiesta dalla Ue con l'approvazione del decreto legislativo che ha recepito la direttiva 2008/6. Tuttavia secondo l'Antitrust (che lo ha segnalato nella sua recente relazione) e anche secondo il governo il percorso non può dirsi ultimato.

L'agenzia che avrebbe dovuto regolare il settore, una costola del ministero dello Sviluppo economico, è stata cancellata prim'ancora di essere operativa e al suo posto Monti e il sottosegretario Catricalà hanno puntato sull'Authority per le comunicazioni che ha ampliato le competenze originarie. Ma potrebbe non bastare. Perimetro e durata del servizio universale, affidato a Poste italiane per un periodo di 15 anni, sono giudicati ancora eccessivamente lunghi. L'Antitrust ha posto l'accento anche sulle asimmetrie che favoriscono Poste italiane sull'Iva, ad esempio con il mantenimento della posta massiva nel servizio universale.

Poste italiane dal canto suo ha ricordato in diverse occasioni come la completa liberalizzazione, avvenuta con la direttiva 2008/6, avvenga in una fase molto delicata per il mercato: dal 2006 il settore deve fare i conti con il progressivo calo dei volumi di corrispondenza spedita, fenomeno determinato in gran parte dalla progressiva diffusione dei sistemi di comunicazione via internet. Tra i suggerimenti inviati dall'Antitrust al governo c'è anche lo scorporo di Banco Posta da Poste italiane.

Tema complesso che difficilmente entrerà nel decreto concorrenza. Ieri, contro questa ipotesi, si è espresso il sindacato Slc-Cgil, lo scorporo di Banco Posta «rischia di mettere in discussione sia l'unitarietà dell'insieme della filiera, ovvero l'intreccio stretto fin qui realizzato tra servizi bancari, assicurativi, commerciali e sistemi di pagamento da una parte, e servizi di logistica e recapito dall'altro, che la sostenibilità finanziaria del gruppo stesso».

I VANTAGGI DEL CONSUMATORE
Mercato in linea con le eccellenze Ue
Il benchmark, secondo i sostenitori di nuovi interventi nel settore postale, è il Regno Unito dove l'ex monopolista Royal Mail in pochi anni oltre il 40% di quota di mercato. Più basse le quote in Svezia, Finlandia, Olanda.

LA DIFESA DELLE CATEGORIE
Poste: mercato già aperto
Per Poste italiane il mercato si può considerare già completamente liberalizzato con il decreto legislativo che nel 2010 ha recepito la direttiva 2008/6/Ce. No del sindacato Slc Cgil allo scorporo di Banco Posta da Poste.

GRADO DI APERTURA
MEDIO

Torna all'articolo

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi