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Questo articolo è stato pubblicato il 13 gennaio 2012 alle ore 15:06.

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Il Governo vara misure urgenti per lo smaltimento dei rifiuti in CampaniaIl Governo vara misure urgenti per lo smaltimento dei rifiuti in Campania

Il Consiglio dei ministri ha approvato, su proposta del presidente Monti e del ministro dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare, Clini, un decreto-legge che definisce alcune misure urgenti per fronteggiare le criticità del sistema di recupero e smaltimento di rifiuti. Il fulcro degli interventi riguarda il trattamento dei rifiuti in Campania, ma si tratta anche della commercializzazione dei sacchi biodegradabili per asporto di merci e dell`utilizzazione dei materiali da riporto.

Si tenta di scongiurare una multa da 516mila euro al giorno
Si doveva trovare una soluzione ai rifiuti in Campania altrimenti «c'è il rischio di una multa europea da 500mila euro al giorno finchè non ci sarà la soluzione», ha detto il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini. Le norme sulla Campania, dunque, sono volte a scongiurare la multa da 516mila euro al giorno che l'Unione europea si accinge a comminare all'Italia all'esito della procedura di infrazione. Per bloccarla il Governo dovrà inviare a Bruxelles entro domenica un dossier. I tecnici del ministero dell'Ambiente hanno predisposto il provvedimento per rendere possibile il trasporto dei rifiuti fuori regione verso altri impianti italiani prescindendo dall'accordo delle regioni interessate e in base al solo accordo tra i gestori degli impianti che effettuerebbero lo smaltimento.

Fino alla fine del 2012 si potranno bypassare le norme dettate dal Dl 196/2010
Secondo il testo sarà possibile fino al 31 dicembre 2012 avviare i rifiuti trattati negli impianti Stir della Campania presso impianti idonei ubicati nel territorio nazionale a prescindere «dall'osservanza dei passaggi procedimentali» contenuti nel decreto legge 196/2010 che imponeva al Governo di promuovere nell'ambito della conferenza Stato-Regioni un accordo interregionale volto allo smaltimento dei rifiuti campani anche in altre regioni. Nel frattempo e fino al 2013 gli impianti di compostaggio in esercizio sul territorio nazionale possono aumentare la propria autorizzata capacità ricettiva e di trattamento sino all'8 per cento.

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