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Questo articolo è stato pubblicato il 14 gennaio 2012 alle ore 09:30.

Sulla separazione della rete da Fs ulteriori accertamentiSulla separazione della rete da Fs ulteriori accertamenti

Un invito a una riflessione ulteriore, se non proprio una frenata, è arrivata dal ministro dello Sviluppo e delle Infrastrutture, Corrado Passera, e dal viceministro dell'Economia, Vittorio Grilli, sull'ipotesi di separazione proprietaria della rete ferroviaria dalla holding Fs.

Nella discussione in Consiglio dei ministri sulle liberalizzazioni, che ufficialmente negano tutti i portavoce ministeriali, sono stati messi alcuni paletti alle proposte presentate dal sottosegretario alla presidenza del consiglio, Antonio Catricalà. Non ci sono contrarietà di principio sull'ipotesi di trasferire le azioni di Rfi al ministero dell'Economia, ma si è fatto notare che l'operazione è molto complessa sul piano finanziario e anche tecnico.

Niente strappi, quindi, anche perché Passera ha già affermato il 12 dicembre al Consiglio dei ministri dei trasporti Ue che la liberalizzazione ferroviaria deve andare avanti rapidamente, ma deve progredire in tutta Europa. E che l'Italia è già il Paese più avanzato nella liberalizzazione ferroviaria, non c'è bisogno di strappi unilaterali.

Se sulla rete ferroviaria è necessaria una riflessione ulteriore, nessuna obiezione è stata fatta invece all'apertura dei mercati ferroviari regionali con l'avvio delle gare per l'assegnazione dei sussidi.

Come ha anticipato ieri Il Sole 24 Ore, nascosta negli articoli sui servizi pubblici locali c'è infatti l'abolizione della deroga consentita finora al trasporto ferroviario regionale rispetto al regime generale della gara. L'articolo 4 del decreto legge 138/2011 (è la manovra di Ferragosto), che si applicherà anche alle ferrovie se si andrà avanti su questa strada, prevede inoltre la decadenza dei contratti affidati senza gara.

Oggi Trenitalia può godere anche di una norma legislativa ad hoc che ha consentito di stipulare senza gara contratti con le Regioni della durata di 6 anni, rinnovabili per altri sei.

Ntv, la società per i treni veloci di Montezemolo, Della Valle e Sciarrone, ha subito espresso una disponibilità a partecipare alle gare pubbliche per i treni regionali. «Il decreto sulle liberalizzazioni che il Governo sta mettendo a punto - ha scritto Ntv in una nota sul proprio sito - potrebbe aprire una grande stagione di rilancio del trasporto ferroviario al servizio della mobilità locale». Ntv «conferma la ferma volontà di impegnarsi e partecipare alle gare pubbliche per l'affidamento dei servizi ferroviari regionali». Ntv auspica anche che l'Authority appena istituita abbia «un ruolo essenziale nella corretta impostazione di questo processo di liberalizzazione».

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