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Questo articolo è stato pubblicato il 15 gennaio 2012 alle ore 15:44.

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È caccia all'uomo per i due evasi acrobati da Regina CoeliÈ caccia all'uomo per i due evasi acrobati da Regina Coeli

È stata una fuga da film, immortatala dalle telecamere del carcere, quella dei due evasi da Regina Coeli, frutto di un piano programmato nei minimi particolari ed eseguito in pochi minuti. Si tratta di due pericolosi detenuti dell'Est Europa, dietro le sbarre nella seconda sezione del carcere di Via della Lungara.

I due hanno segato le inferriate, saltato sul tetto del piano inferiore venti metri sotto, corso per una cinquantina di metri, per poi calarsi sulla strada con le lenzuola legate l'una all'altra. Gli attori protagonisti della «Fuga da Regina Coeli» sarebbero dovuti essere tre e non due. Il terzo, suo malgrado, è rimasto in cella perchè «troppo grasso» per passare attraverso l'inferriata.

Nel 2011 sono evasi 14 detenuti
Nel 2011 si sono verificate 8 evasioni da strutture penitenziari per un totale di 14 detenuti evasi. Ci sono state 21 tentate evasioni da penitenziari e due da strutture giudiziarie sventate dalla polizia penitenziaria. Sono nove i detenuti evasi dal lavoro all'esterno e nove dal regime di semilibertà. quaranta coloro che sono evasi da detenzione o arresti domiciliari e quarantasette i detenuti evasi da permesso premio.

In corso controlli a tappeto
Le foto segnaletiche dei due evasi, un albanese di 28 anni ed un romeno di 24 entrambi in carcere per rapina, sono state distribuite a tutte le forze dell'ordine. Controlli a tappeto anche da parte di carabinieri, Guardia di Finanza e polizia penitenziaria, mentre la Procura ha aperto un fascicolo assegnato al pm Paolo D'Ovidio.

Sarno (Uil Penitenziari): guasti a telecamere e monitor
Il segretario generale della Uil Penitenziari, Eugenio Sarno, ha sottolineato che «il lato del carcere dove si è compiuta l'evasione non è nel campo visivo delle tre sentinelle attualmente attive a Regina Coeli. Tra l'altro il sistema di video sorveglianza, pur parzialmente funzionante (ma privo di sistema di allarme) non può contare sul personale addetto al controllo dei monitor per l'inattività della sala regia. In ogni caso da agosto una parte dei monitor non è funzionale perchè resa inutilizzabile da un guasto». Franco Maccari, ìsegretario generale del Coisp, sindacato indipendente di Polizia, giudica «gravissima» la situazione della Polizia penitenziaria «a causa delle emergenze che assillano il settore». A giudizio di Maccari la situazione richiede «interventi sostanziali, determinanti, radicali e concreti, che non sono certamente rappresentati dalle previsioni del decreto cosiddetto svuota-carceri».

La dinamica dell'evasione
Dopo aver segato le sbarre della loro cella ed aver compiuto il salto si sono diretti verso un palo sul quale sono installate altre telecamere di sicurezza. Qui vi hanno legato delle lenzuola bagnate, per migliorare l'aderenza ed evitare bruciature, e si sono calati in strada. Abilità maturate con gli anni durante i 'colpì messi a segni in ville e banche.

Occhi di ghiaccio rapinò la villa dell'ex allenatore del Perugua Serse
Altin Hoxha, l'albanese detto anche "Occhi di ghiaccio", c'è anche la villa dell'allora allenatore del Perugia Serse Cosmi. Stupore tra i residenti della zona in cui sorge il carcere di Regina Coeli, nel quartiere di Trastevere.

Enorme carenza di agenti
Inevitabile scoppia la polemica per la situazione delle carceri italiane e per il ridimensionamento del personale della polizia penitenziaria. Il garante dei detenuti del Lazio denuncia una «carenza enorme di agenti», mentre il segretario generale dell'Osapp parla di sovraffollamento. Nel frattempo a Roma è caccia all'uomo, con gli evasi «acrobati» che cercano di dribblare controlli e posti di blocco.

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