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Questo articolo è stato pubblicato il 15 gennaio 2012 alle ore 17:36.

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Non è per carità di patria che la notizia della settimana, per il movimento rugbystico italiano, non viene individuata nella disfatta delle nostre squadre nelle Coppe europee, a partire dall'umiliante 82-0 subìto in casa dagli Aironi contro i francesi del Clermont Auvegne.

Il fatto più interessante, in fondo, è un altro: 52mila biglietti già venduti per il confronto del Sei Nazioni tra gli azzurri e l'Inghilterra, in programma l'11 febbraio all'Olimpico di Roma. Significa che, con ogni probabilità, si sfonderà anche la soglia dei 60mila spettatori, dimostrando una volta di più che le partite della Nazionale ovale (a dispetto di risultati spesso non esaltanti) sono ormai diventate un appuntamento da non mancare per molti appassionati, che magari portano con sé tutta la famiglia per vivere una giornata di sport a tutto tondo, ben oltre gli 80 minuti della partita.
Non è la prima volta che il rugby viene ospitato all'Olimpico: però non succedeva dal 1996 (Italia-Galles 22-31) e, dunque, non era mai accaduto nell'era del Sei Nazioni. La rinuncia al Flaminio - per il 2012 e, forse, anche per il 2013 - è legata alla necessità di ristrutturare e ampliare lo stadio, che potrebbe arrivare a una capienza superiore ai 40mila posti.

Certo che adesso la questione cambia, come ha sottolineato il presidente federale Giancarlo Dondi: su un versante, quello del Flaminio, si sommano le lungaggini legate a ritrovamenti archeologici, "veti" vari di tipo architettonico, inevitabili freni burocratici, con il risultato che le operazioni sono ferme; sull'altro, quello dell'Olimpico, la performance di pubblico contro l'Inghilterra (specie se replicata in termini non troppo differenti il 17 marzo per Italia-Scozia) starebbe a dimostrare che si può arrivare quasi a riempire un impianto di prima grandezza. E questo, in tempi nei quali anche il calcio fatica a portare appassionati sugli spalti, non è un fattore cui lo stesso Coni, coinvolto nell'operazione che ha portato al momentaneo trasloco del Sei Nazioni, potrebbe rimanere indifferente.

Insomma, il ragionamento viene di per sé: perché non spostare definitivamente le partite interne del Sei Nazioni nello stadio più grande della Capitale? Certo, ci sarebbero da valutare bene le "quasi-concomitanze" con le partite interne di Roma e Lazio, e inoltre - per le caratteristiche del rugby - si fa strada il dubbio che sia possibile apprezzare veramente una partita dalle curve dell'Olimpico. Ma, insomma, la questione è stata messa sul tavolo e per la federazione ci sarebbero anche risvolti positivi dal punto di vista economico. Gli incassi delle partite (unico introito "diretto" per quanto riguarda il torneo) farebbero un bel balzo in avanti, Prevedibile anche l'aumento, tempi di crisi permettendo, nelle vendite dei pacchetti hospitality, con un trattamento da vip per chi è disposto a vivere questa esperienza al costo di 600 euro (più spesso pagato da aziende per loro partner e clienti anziché dai diretti interessati): pranzo prima del match, incontro visto da un palco con tanto di video per "consultare" il replay, tè post partita. Per i tofosi "ordinari", poi, il Villaggio del terzo tempo allo Stadio dei Marmi avrebbe un appeal indiscutibile.

Ospitare un match del genere interessa anche le città coinvolte, per il giro d'affari che si può creare. Basti dire, tra l'altro, che per Italia-Inghilterra 6.500 biglietti sono già stati prenotati da fan di Oltremanica. A proposito di grandi città e grandi stadi, infine, ecco un'altra notizia emersa questa settimana: Napoli si è candidata per il test match del prossimo novembre fra l'Italia e gli All Blacks neozelandesi campioni del mondo. In realtà, per questo incontro l'alternativa è tra Milano e Roma, cioè tra il Meazza di San Siro e l'Olimpico; ma la città partenopea si è messa in lista d'attesa e presto al San Paolo potrebbe capitare di tifare per una maglia azzurra diversa da quella di Cannavaro e compagni.

IL SEI NAZIONI 2012

Primo turno
Sabato 4 febbraio: Francia-Italia; Scozia-Inghilterra
Domenica 5 febbraio: Irlanda-Galles

Secondo turno
Sabato 11 febbraio: Italia-Inghilterra; Francia-Irlanda
Domenica 12 febbraio: Galles-Scozia

Terzo turno
Sabato 25 febbraio: Irlanda-Italia; Inghilterra-Galles
Domenica 26 febbraio: Scozia-Francia

Quarto turno
Sabato 10 marzo: Galles-Italia; Irlanda-Scozia
Domenica 11 marzo: Francia-Inghilterra

Qunito turno
Sabato 17 marzo: Italia-Scozia, Galles-Francia; Inghilterra-Irlanda

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