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Questo articolo è stato pubblicato il 16 gennaio 2012 alle ore 08:47.

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Milano. Salti, volate e velocità, è questa la formula del podio per gli sci azzurri (LaPresse)Milano. Salti, volate e velocità, è questa la formula del podio per gli sci azzurri (LaPresse)

I salti dal trampolino di Alessandro Pittin, le volate dei fondisti a Milano e quelle di Pittin nella combinata nordica, la velocità ritrovata di Daniela Merighetti e Christof Innerhofer a Cortina e Wengen. Ecco i tanti sci azzurri da podio nelle ultime intense giornate di sport invernali. Così ci riscopriamo temerari e scompigliati, con qualche paturnia in meno (gli infortuni, il freddo, gli avversari imbattibili, la concentrazione che manca) e qualche certezza in più. Tre vittorie consecutive a Chaux Neuve in Francia e Pittin può intravedere il sogno della sfera di cristallo.

Ricordate il suo bronzo olimpico a Vancouver 2010? Ora Insegue sempre più da vicino Jason Lamy-Chappuis, 755 punti per il francese contro i 648 del friulano, classe 1990. Dopo aver vinto, venerdì scorso, la prima gara della storia azzurra in una competizione Gundersen di Coppa del mondo (un salto dal trampolino e 10 km di fondo), ha proseguito la sua scia travolgente. Sul trampolino deve spesso difendersi, ma sugli sci stretti non lo ferma più nessuno: al photofinish o con progressioni da lasciare il vuoto alle spalle, Pittin ha recuperato ogni volta i punti persi nel salto per poi conquistare il gradino più alto del podio.

Allora è lo sci nordico a far sventolare i nostri colori in una domenica sottotono per lo sci alpino. Il podio c'è anche a Milano, nel circuito cittadino allestito al Parco Sempione. La coppia David Hofer-Fulvio Scola ha centrato il terzo posto nella prova sprint a squadre, dietro Russia e Svezia. Un perfetto lavoro di squadra tra Hofer e Scola, con il primo nel ruolo di motorino tappabuchi e il secondo a schiacciare sull'acceleratore in volata.

Al traguardo hanno applaudito in ventimila questo folle ma riuscito esperimento di portare la neve e la Coppa del mondo di fondo nel capoluogo lombardo. Avrà un seguito? Se l'intento della Federazione internazionale sarà sempre di accorciare le distanze tra il mondo degli sport invernali e il pubblico, di veri appassionati o semplici curiosi, c'è da scommettere di sì.

A Wengen, invece, ha trionfato Kostelic nello slalom. Cristian Deville, secondo al termine della manche d'apertura, si è dovuto accontentare del sesto posto davanti al compagno di squadra Stefano Gross. A Cortina Lindsey Vonn si è ripresa il maltolto, conquistando il superG dopo aver ceduto il successo a Daniela Merighetti nella discesa libera di sabato. Gara della vita e prima vittoria per la trentunenne bresciana, a sei anni di distanza dall'ultima affermazione di un'atleta italiana in libera (Elena Fanchini a Lake Louise nel 2005).

Lo sci azzurro è anche velocità: ci ha pensato Christof Innerhofer a rimarcare il concetto nel giorno di Dada Merighetti, acciuffando il terzo posto nella libera di Wengen dominata dal nuovo fenomeno svizzero Beat Feuz. Adesso è tutta un'altra musica, Innerhofer l'aveva promesso: bastava smaltire i dolori e tentennamenti causati da quel trauma cranico che aveva scombussolato la parte iniziale della stagione.

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