Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 18 gennaio 2012 alle ore 16:40.

My24

Un problema di governance e di crescita. Il presidente del consiglio Mario Monti in visita nel Regno Unito per rilanciare le relazioni con Londra dopo lo strappo europeo del premier David Cameron e per consolidare l'immagine dell'Italia nella City, abbandona gli accenti sull'austerità e pone enfasi sul ritorno alla crescita.

Lo fa smarcandosi da qualunque polemica con la Germania. «Non abbiamo nulla da chiedere a Berlino - ha detto in sostanza il capo del governo italiano – la questione è la governance dell'eurozona che non è all'altezza». Parole (letteralmente «contribuire al miglioramento della governance dell'eurozona, non adeguata alla sfida», ndr) che il suo collega britannico ha ascoltato con attento distacco. Condizione inevitabile per chi, come la Gran Bretagna, pur avendo deciso di autoescludersi dalla nuova fase di integrazione su base intergovernativa spera in una rapida soluzione della crisi dell'eurozona nella consapevolezza dell'assoluta dipendenza commerciale dai destini dell'Ue.

Come la vigilia aveva suggerito, l'incontro cordiale anglo-italiana s'è mosso attorno ai capitoli meno gettonati di questa lunga crisi: la crescita e lo sviluppo. Per Londra restano la priorità assoluta e dovranno concretizzarsi attraverso due passaggi. Prima di tutto il completamento del mercato unico e in secondo luogo l'apertura commerciale alle economie emergenti – spesso ormai emerse – a cominciare da Brasile e Russia, India e Cina, i Bric, l'acronimo coniato nei locali di Fleet street a Londra da Jim O'Neill top banker di Goldman Sachs. La sintonia fra David Cameron e Mario Monti è stata evidente soprattutto sull'esigenza di accelerare con il completamento del single market, un karma che Londra non si stanca di ripetere capace com'è, secondo Downing street, di aggiungere 140 miliardi all'economia europea. Concetto che l'ex commissario Monti ha elaborato ulteriormente insistendo sul cotè servizi quello che più potrà consolidare la potenza del single market.

All'intesa politica prima metà della visita di Mario Monti a Londra è seguita l'offensiva nella City per convincere i mercati che l'Italia ha trovato la via del risanamento e lavora per consolidare quella della crescita. Monti lo ha fatto cominciando dal Financial Times dove ha incontrato lo stato maggiore di un giornale che è sinonimo della finanza in Europa e nel mondo. «Sono certo – ha detto rispondendo a una domanda – che riuscirò a convincere i mercati», intendimento che è molto più di un desiderio valutando il consenso generale che il mondo del business, britannico e non, sta mostrando nei confronti del capo del governo italiano. Monti lo rafforza ulteriormente nell'incontro con gli investitori e poi con gli studenti della London school of economics, ultima tappa prima di salutare il vice premier Nuick Clegg e il leader dell'opposizione laburista Ed Milliband, per poi rientrare a Roma.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi