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Questo articolo è stato pubblicato il 19 gennaio 2012 alle ore 15:47.

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Fino a 480mila euro in caso di morte, 2.700 per ciascun bagaglio a mano perso o distrutto e 4.050 per le altre valigie imbarcate. A fare una prima stima dei risarcimenti applicabili al rimborso dei passeggeri della Concordia di Costa Crociere è Giesse, società attiva nei settori risarcimento danni e responsabilità civile. I riscontri emergono dalla convenzione di Atene del 13 dicembre 1974 relativa al trasporto via mare di passeggeri e dei loro bagagli (modificata successivamente dal Protocollo di Londra del 1 novembre 2002, adottata poi dall`Unione Europea il 12 dicembre 2011), spiega Bruno Marusso di Giesse, il cui testo andrà ora a disciplinare tempi e modi delle pratiche di risarcimento di tutti i passeggeri e lavoratori a bordo della Concordia».

Le cifre sono stimate in base al valore di una valuta "convenzionale", il diritto speciale di prelievo viene stabilito periodicamente in base a una media tra le diverse valute «forti» a livello mondiale (dollaro, euro, yen). Emergono così i primi tetti massimi di risarcimento applicabili al caso della Concordia: circa 480mila euro in caso di morte, circa 2.700 euro per ciascun bagaglio a mano perso o distrutto e circa 4.050 euro per le altre valigie fatte imbarcare.

Per quanto riguarda eventuali gioielli o preziosi andati persi nel corso del naufragio, la carta di Atene non ritiene invece «il vettore responsabile in caso di perdita o danni riguardanti denaro contante, titoli negoziabili, oro, argento, gioielli, preziosi, opere d'arte o altri oggetti di valore, salvo che tali oggetti siano stati depositati presso il vettore e che questi abbia convenuto di custodirli in luogo sicuro». In altre parole, o i preziosi sono stati chiusi in cassetta di sicurezza, o il loro valore non è dimostrabile e non potrà dunque essere rimborsato salvo eventuali assicurazioni o diverse coperture stipulate ad hoc.

Per quanto riguarda i beni regolarmente affidati in sicurezza, inoltre, l`articolo 8 della carta di Atene limita a circa 4.050 euro il relativo rimborso, salvo anche in questo vaso eventuali altre assicurazioni. I limiti di risarcimento non operano in caso si dimostri che ci sia stato un comportamento "temerario" o comunque la "consapevolezza" del verificarsi di un probabile danno.

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