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Questo articolo è stato pubblicato il 20 gennaio 2012 alle ore 08:40.

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Il Dipartimento della Giustizia statunitense ha ordinato la chiusura del sito web di condivisione file Megaupload (vedi la black list), incriminandone diversi amministratori per i reati di violazione della proprietà intellettuale e riciclaggio di denaro sporco. Come riporta il quotidiano spagnolo El Mundo il principale, accusato è il creatore del sito, Kim "Dotcom" Schmitz, che rischia fino a 50 anni di carcere: secondo il dipartimento della Giustizia Schmitz e altri sei collaboratori sono "responsabili di pirateria informatica massiccia su scala globale", la cui attività ha generato oltre 175 milioni di dollari di guadagni illeciti provocando oltre 500 milioni di dollari di danni ai proprietari delle opere protette".

La denuncia contro gli accusati era stata presentata il 5 gennaio scorso negli Stati Uniti; Schmitz, cittadino tedesco residente a Hong Kong e in Nuova Zelanda, è stato identificato come proprietario e unico azionista della Vestor Limited, azienda utilizzata per gestire tutte le attività legate alla rete Megaupload.

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