Monti risponde a Berlusconi: da lui segnali incoraggianti e consigli

Da Silvio Berlusconi ho spesso segnali incoraggianti. Mario Monti lo dice durante la trasmissione Otto e mezzo, a La 7, ospite di Lilli Gruber.
«Il presidente Berlusconi con cui parlo abbastanza spesso e che di tanto in tanto incontro mi dà segnali incoraggianti e anche consigli così come me li danno anche gli altri leader» dei partiti che compongono la maggioranza.

Quanto a una possibile crisi di governo il presidente del Consiglio non crede che «sia all'orizzonte». «Non guardo - ribadisce - a quanto staremo in carica ma a come lasceremo il paese alla fine».

Sul dialogo tra le forze di maggioranza Mario Monti auspica che «trovino il modo di dialogare di più tra loro». Anche perchè «ci sono temi che non sono nelle mani del Governo come la riforma elettorale e quella della riduzione del numero dei parlamentari».

Il premier ha poi citato le «stime dell'Ocse e di Bankitalia che dicono che se l'Italia arriva ad un grado di flessibilità come c'è negli altri paesi nel campo dei servizi ci sarà un aumento della produttività del 10% nei prossimi anni e, grosso modo, del 10% anche del prodotto».

A proposito della manovra varata dal Governo ha sottolineato che «tutto sommato i sacrifici chiesti sono piccoli e i benefici grandi soprattutto per i figli delle persone toccate dai sacrifici». Non nasconde Monti di aspettarsi dei malcontenti ma spera «che siano entro gli ambiti di civiltà e poi - dice - penso prevarrà la consapevolezza che se qualcuno si trincera dietro le proprie posizioni impedisce ai giovani di entrare e all'economia di respirare a pieni polmoni».

Quanto all'articolo 18 non prevede che «sia una questione esclusiva e preminente. Sarà il ministro a decidere come e quando dovrà essere trattata».

Monti poi annuncia proposte incisive per il taglio dei costi della politica, per formulare le quali -dice - ci vorranno diversi mesi. Il premier inoltre non esclude interventi sulla concorrenza del mercato televisivo

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