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Questo articolo è stato pubblicato il 20 gennaio 2012 alle ore 06:38.

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ROMA
Sarà bloccata l'assegnazione gratuita di sei frequenze televisive nazionali. Sarà il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera a comunicarlo oggi al Consiglio dei ministri e, con ogni probabilità, ad adottare il conseguente provvedimento ministeriale.
Si tratterà di una sospensione, magari temporanea, ma senza alcuna marcia indietro: in Parlamento c'è una maggioranza contraria al "concorso di bellezza", che si è espressa in tre ordini del giorno. La decisione presa è quella di non assegnare le frequenze gratuitamente, anche se si esprimerà con un blocco temporaneo, anche per arginare probabili richieste di risarcimenti. I partecipanti al beauty contest hanno dovuto presentare impegni fidejussori, come deposito cauzionale, per 35 milioni complessivi, più una seconda fidejussione pari al 10% dell'investimento previsto per la realizzazione di ciascuna delle reti richieste.
Durante la sospensione dell'assegnazione, il Governo preparerà l'alternativa, in stretto contatto con la commissione Ue e l'Agcom. L'asta sarà lo sbocco più probabile. Collegato al beauty contest e all'asta già effettuata per la banda larga mobile, è il problema delle tv locali. Sandro Parenzo, proprietario di Telelombardia, attacca: «Dal ministero uscirà un decreto nel quale si dice verrà pagata la stessa cifra per tutte le tv che hanno avuto la "sfortuna" o la "fortuna" di finire nei canali dal 61 al 69. La tv del parroco che trasmette per 70 persone lo stesso film tutti i giorni - continua Parenzo - riceverà lo stesso indennizzo di Telelombardia, che produce informazione in diretta per l'intera giornata». Il decreto con le misure compensative per le tv locali doveva essere varato entro il 31 gennaio, ma del 2011. Nel frattempo, le risorse a disposizione sono state ridotte da 400 a 174,6 milioni di euro. Possibile, ma per niente certo, che la compensazione venga alla fine assegnata sulla base della copertura e quindi non sia uguale per tutte le tv.
La vicenda si collega al beauty contest perché associazioni come Aeranti–Corallo sono d'accordo con l'azzeramento, ma chiedono di destinare all'emittenza locale un terzo di tali risorse, pari a due frequenze nazionali.
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IN SINTESI
STOP AL BEAUTY CONTEST
Sarà bloccata l'assegnazione gratuita di sei frequenze televisive nazionali prevista dal precedente esecutivo. Sarà il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, a comunicarlo oggi al Consiglio dei ministri e ad adottare il conseguente provvedimento ministeriale. Durante la sospensione dell'assegnazione, il Governo preparerà l'alternativa, insieme a commissione Ue e Agcom: l'asta sarà lo sbocco più probabile

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