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Questo articolo è stato pubblicato il 21 gennaio 2012 alle ore 17:06.

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Profonda rivoluzione per il mondo delle concessioni autostradali, ma riguarderà soltanto il futuro, non le concessioni già in essere. Tutta la materia viene trasferita alla competenza dell'Autorità di regolazione dei trasporti sia nella versione provvisoria dell'Autorità delle reti (con energia e acqua) sia in quella definitiva per il solo settore della mobilità. Al regolatore spetterà di definire le tariffe a base di price cap, di definire le regole e i bandi per le gare di assegnazione delle concessioni, di definire le regole per la realizzazuione concorrenziale dei lavori.

Ma tutto questo riguarderà le concessioni future. Per le concessioni in essere si è preferito rispettare i patti sottoscritti dalle concessionarie e preservare gli investimenti per 18 miliardi che si sarebbero rimessi in discussione in caso di rottura di quei patti. Il Governo vuole anzi accelerarli nella convinzione che questo favorisca la crescita e l'occupazione in questo momento.

All'Autorità sarà lasciata comunque la possibilità di promuovere il nuovo meccanismo tariffario a base di price cap anche presso i concessionari attuali per capire se esistano i margini per una conversione, salvando l'equilibrio del piano economico-finanziario.
Per la vigilanza sulle concessioni vigenti restano i compiti affidati all'agenzia miisteriale sulle strade: un'altra vittoria di Passera, che ha difeso fortemente la struttura.

(G.Sa.)


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