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Questo articolo è stato pubblicato il 26 gennaio 2012 alle ore 07:59.

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Per i Tir 170 milioni di sconti sui pedaggiPer i Tir 170 milioni di sconti sui pedaggi

Procede nel segno della fermezza la linea del Governo verso il blocco dei Tir che sta paralizzando l'Italia. Durante il question time di ieri alla Camera il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, ha elencato tutti i provvedimenti in corso di attuazione da parte del Governo per ottemperare alle istanze degli autotrasportatori, senza alcuna ulteriore concessione.

Il titolare dei Trasporti ha dato per imminente la firma del decreto con i 400 milioni destinati dalla legge di stabilità ai Tir. In realtà il tesoretto disposto annualmente per il settore ha subito strada facendo una decurtazione di 26,4 milioni per effetto del decreto sulle liberalizzazioni. A farne le spese è stata la voce investimenti, compreso il capitolo degli sgravi Irpef destinati all'assunzione di padroncini da parte delle aziende più strutturate, che da 44 è scesa a 17,6 milioni. Passera ha poi citato i 170 milioni di euro destinati alla riduzione compensata dei pedaggi autostradali per il 2012, di cui cento attinti direttamente dal tesoretto e 70 milioni strutturali.

Il decreto alla firma del ministro prevede inoltre 135 milioni destinati agli sgravi per l'Rc auto e alle spese non documentate per i trasportatori monoveicolari e 91 milioni per la riduzione dei premi assicurativi Inail. Immancabili le risorse destinate alle autostrade del mare, il cosiddetto ecobonus, promosso per favorire il trasferimento delle merci dalla strada alle navi e che godrà di trenta milioni. La misura rappresenta una delle prime richieste contenute nel dossier presentato ieri al premier Monti dal governatore Raffaele Lombardo, nel corso dell'incontro per fare il punto sull'autotrasporto in Sicilia.

Rispetto alla ripartizione decisa dal precedente Governo, sono spariti gli sgravi destinati alla tassa di possesso, dichiarati incompatibili con le norme Ue e assorbiti dalla voce pedaggi autostradali.

Agevolazioni per i padroncini in arrivo anche nel decreto sulle semplificazioni che andrà al Consiglio dei ministri venerdì. Salta il divieto per i Tir di circolare nei giorni precedenti o successivi ai festivi. I camion dovranno fermarsi in altri giorni individuati compatibilmente con le esigenze di sicurezza stradale. Previste anche forme di esonero all'esame per la dimostrazione dell'idoneità professionale.

«L'intervento di Passera è positivo, ma adesso bisogna mettere mano ad un programma di riforme». É il commento di Matteo Mauri, responsabile Trasporti del Pd. Riferendosi ai 3,5 miliardi concessi al settore negli ultimi dieci anni, Mauri chiede quindi «interventi mirati».

Per Corrado Clini, ministro dell'Ambiente, i disagi dovuti al fermo sono «il risultato del grande deficit infrastrutturale del nostro paese», dove l'80% del traffico merci «avviene su gomma».

Intanto, mentre il leader della protesta Maurizio Longo (TrasportoUnito) annuncia per oggi un incontro con Umberto Bossi, si moltiplicano gli appelli all'Esecutivo per mettere fine ai blocchi: dall'Autorità portuale di Genova, al governatore della Lombardia Roberto Formigoni, che si dice preoccupato per la sua regione. «Il Governo intervenga per garantire la circolazione e il funzionamento del sistema economico», è l'appello della Consulta nazionale dei Trasporti, guidata da Bartolomeo Giachino.

E una sconfessione del fermo arriva anche dalla leader della Cgil, Susanna Camusso: «Rischia di nuocere alle altre categorie di lavoratori».

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