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Questo articolo è stato pubblicato il 26 gennaio 2012 alle ore 15:09.
L'ultima modifica è del 26 gennaio 2012 alle ore 11:53.

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Milleproroghe, oggi il voto di fiducia. Berlusconi in aula, assente al processo MillsMilleproroghe, oggi il voto di fiducia. Berlusconi in aula, assente al processo Mills

- CARTA IDENTITÀ: Ancora un anno di tempo per le impronte digitali sulle carte d'identità.

- TRASPORTI: Si prevede che fino alla fine di luglio i compiti della nascente Agenzia continuino ad essere svolti dall'Anas.

- ACERRA: Scadrà a fine gennaio il termine per il trasferimento della proprietà del termovalorizzatore.

- SISTRI: Slitta al 30 giugno 2012 il termine di operatività del Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti.

- POSTE E EDITORIA: Proroga al 2013 delle agevolazioni per le spedizioni effettuate dalle imprese editrici di quotidiani, periodici e libri. Gli sgravi valgono anche per le onlus.

- DIRITTO AUTORE: Moratoria fino al 2016 per la tutela dei prodotti dei design industriale.

- GIOCHI: Proroga a fine anno per la sperimentazione del Bingo e al 30/6 per le gare delle concessioni del poker sportivo.

- CROCE ROSSA: L'incarico del commissario straordinario della Cri sarà valido fino al30 settembre 2012.

- PIETRELCINA: Proroga per il 2012 degli interventi (500mila euro) a favore del comune di Pietrelcina per l'accoglienza dei pellegrini di Padre Pio.

Berlusconi: non ci tiriamo indietro
Nessuna sorpresa nelle dichiarazioni di voto che hanno preceduto il via libera. Al quale ha preso parte anche l'ex premier Silvio Berlusconi che ha così saltato l'udienza del processo Mills in programma a Milano. «Siamo responsabili, non ci tiriamo indietro», ha detto il Cavaliere a Montecitorio subito dopo aver votato la fiducia al decreto. «Per quanto riguarda il Paese - ha spiegato poi Berlusconi - non vedo motivi eccessivi di serenità e ottimismo e non solo per noi». Quanto basta per sollevare le critiche di Umberto Bossi che non ha mancato di riservare una nuova staffilata all'ex alleato. «È una mezza cartuccia, ha paura».

Pensioni, cambia la platea dei lavoratori interessati dal correttivo
Quanto ai contenuti del decreto, è cambiata intanto la platea dei lavoratori interessati dal correttivo ala riforma delle pensioni. A usufruire delle novità per esodati e precoci saranno quei lavoratori usciti dall'azienda entro il 31 dicembre, a prescindere dall'accordo firmato. Sono, quindi, esclusi quei lavoratori che, pur avendo firmato l'accordo prima, escono dal 2012. La copertura della misura è stata individuata in un nuovo aumento delle accise su sigarette e tabacchi, tale da garantire non meno di 15 milioni nel 2013 e non più di 140 milioni l'anno dal 2014. È stato, dunque, escluso, un nuovo aumento delle aliquote contributive degli autonomi che era stato deciso la scorsa settimana in commissione a copertura della misura. È stata anche cancellata la sanatoria sulle affissioni abusive di manifesti elettorali che, in un momento in cui si chiedono sacrifici al Paese, suonava come un abuso nei confronti di tutti quei cittadini chiamati a pagare un prezzo per la crisi.

Sul tappeto restano nodi da sciogliere per gli esodati esclusi
Restano sul tappeto alcuni nodi da sciogliere e la partita dovrebbe riaprirsi al Senato, soprattutto sul fronte degli esodati ancora da salvare. Su questo tassello, peraltro, si appuntano le critiche del Pd, che vorrebbe allargare il raggio d'azione della norma. Ci sono, per esempio, gli esuberi di Poste (non tutti sono riusciti a uscire prima del 31 dicembre e quindi restano scoperti) e le deroghe per il personale della scuola.

Le altre questioni aperte
Altra discussione riguarda un emendamento Pdl-Udc, su cui il Governo è andato ieri mattina sotto nelle commissione riunite, con cui si proroga di tre mesi l'indennizzo per gli italiani rimpatriati dalla Libia a seguito del golpe di Gheddafi. La copertura. che dovrebbe essere rivista al Senato, attualmente è garantita da un'aliquota del 2 per mille sulle attività Eni in Libia, a rischio per un ricorso dell'Eni alla magistratura. A Palazzo Madama saranno anche nuovamente affrontati alcuni temi sui quali alla Camera non sono giunte soluzioni, che vanno dai fondi per l'ippica al differimento dei pagamenti telematici della Pubblica amministrazione, dalle ex Ipab ai comuni della Puglia colpiti da alluvione.

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