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Questo articolo è stato pubblicato il 27 gennaio 2012 alle ore 14:24.

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Il Presidente del Coni Giovanni Petrucci, l'allenatore francese della nazionale italiana Jacques Brunel e il presidente della Federazione italiana Rugby, Giancarlo Dondi, durante la conferenza stampa di presentazione degli incontri italiani del trofeo delle 6 nazioni 2012 (ANSA)Il Presidente del Coni Giovanni Petrucci, l'allenatore francese della nazionale italiana Jacques Brunel e il presidente della Federazione italiana Rugby, Giancarlo Dondi, durante la conferenza stampa di presentazione degli incontri italiani del trofeo delle 6 nazioni 2012 (ANSA)

L'"esordio" negli studi milanesi di Radio 24-Il Sole 24 Ore (un'intervista che andrà in onda domani pomeriggio nel corso della trasmissione "A tempo di sport" in programma alle 17.00) precede di qualche giorno quello, assai più delicato, come ct dell'Italia nel Sei Nazioni. Per mettere le cose in chiaro, Jacques Brunel - che della Francia è stato vice-allenatore e con il Perpignan ha vinto un titolo transalpino che alla squadra catalana mancava da 55 anni - non si nasconde dietro ipocrisie sempre diffuse e fa capire che per lui il 4 febbraio, a Parigi, Francia-Italia non sarà assolutamente una partita come tutte le altre. «Ma l'unico timore - aggiunge, sdrammatizzando - è quello di andare nello spogliatoio sbagliato».

L'avventura parte, tanto per gradire, da una sfida ai vicecampioni del mondo in casa loro. «Una grande squadra - osserva Brunel - che avrà addirittura uno stimolo in più: riscattare la sconfitta di Roma nel Sei Nazioni 2011. Contro un'Italia che viene da un Mondiale in cui ha alternato momenti buoni e meno buoni, senza centrare quella qualificazione ai quarti che pensavo fosse possibile. Comunque, gli azzurri sono migliorati anno dopo anno, ma devono migliorare ancora tanto. L'ho detto: io penso che si possa anche arrivare a vincere il torneo nell'arco di due-tre stagioni. Ma dobbiamo imparare a fare di più sotto tanti aspetti: più velocità, più intensità, più disciplina».

E più… "echilibrio". La pronuncia non sarà ancora perfetta, ma monsieur Brunel ha già imparato a parlare un italiano più che accettabile e spiega bene il significato della parola-cardine per il suo personale "cresci-Italia": «Serve equilibrio tra il gioco al piede e il gioco alla mano, tra l'attacco e la difesa, tra gli avanti e i trequarti. Questo è un obiettivo che dobbiamo raggiungere, e ho fiducia che ci riusciremo, con il risultato di fare un gioco più espansivo».

Certo, servono anche gli uomini adatti. E in una posizione chiave come quella di mediano di apertura c'è sempre carestia. «Vedo anch'io le difficoltà su alcuni ruoli, in particolare proprio per il numero 10. Ma so anche che ci sono giocatori giovani di grande qualità. E se ho convocato tre o quattro ragazzi ancora senza presenze in azzurro in vista dei primi due incontri (una settimana dopo Francia-Italia ci sarà da ospitera l'Inghilterra all'Olimpico, ndr), altri arriveranno in seguito».

Della necessità di un assiduo monitoraggio del movimento il tecnico del Midi è stato subito convinto: «Se vogliamo che la Nazionale faccia progressi, bisogna che progrediscano le franchigie nella ex Celtic League, ma anche le Accademie e il livello del campionato di Eccellenza. Benetton Treviso e Aironi sono la base, ma si tratta di due sole squadre, cioè di una settantina di giocatori in tutto. A noi ne servono molti di più».

È il momento dei pronostici. Brunel, che da francese non vive la mitologia anglosassone legata al cucchiaio di legno, promette impegno e lavoro per l'Italia 2012, ma non si sbilancia su un piazzamento finale. E per la vittoria nel torneo - dopo avere premesso che ci sarà molto "echilibrio", cosa di cui quasi tutti sembrano convinti - si limita a indicare una partita che potrebbe essere risolutiva: «Non escludo che siano Galles e Francia a giocarsi tutto nello scontro diretto di Cardiff, all'ultima giornata».

IL SEI NAZIONI 2012
Primo turno
Sabato 4 febbraio: Francia-Italia; Scozia-Inghilterra
Domenica 5 febbraio: Irlanda-Galles
Secondo turno
Sabato 11 febbraio: Italia-Inghilterra; Francia-Irlanda
Domenica 12 febbraio: Galles-Scozia
Terzo turno
Sabato 25 febbraio: Irlanda-Italia; Inghilterra-Galles
Domenica 26 febbraio: Scozia-Francia
Quarto turno
Sabato 10 marzo: Galles-Italia; Irlanda-Scozia
Domenica 11 marzo: Francia-Inghilterra
Quinto turno
Sabato 17 marzo: Italia-Scozia, Galles-Francia; Inghilterra-Irlanda

GLI AZZURRI CONVOCATI PER LE PRIME DUE PARTITE
Piloni: Martin CASTROGIOVANNI (Leicester Tigers, 82 presenze); Lorenzo CITTADINI (Benetton Treviso, 8) Alberto DE MARCHI (Aironi Rugby, 0); Andrea LO CICERO (Racing-Metro Paris, 91); Michele Rizzo (Benetton Treviso, 2)
Tallonatori: Tommaso D'APICE (Aironi, 3 presenze); Leonardo GHIRALDINI (Benetton Treviso, 41)
Seconde linee: Marco BORTOLAMI (Aironi, 88 presenze); Quintin GELDENHUYS (Aironi, 25); Antonio PAVANELLO (Benetton Treviso, 5); Cornelius VAN ZYL (Benetton Treviso, 6)
Flanker/n.8: Robert BARBIERI (Benetton Treviso, 16 presenze); Mauro BERGAMASCO (Aironi, 88); Paul DERBYSHIRE (Benetton Treviso, 16); Simone FAVARO (Aironi, 6); Sergio PARISSE (Stade Francais, 83); Alessandro ZANNI (Benetton Treviso, 58)
Mediani di mischia: Edoardo GORI (Benetton Treviso, 9 presenze); Fabio SEMENZATO (Benetton Treviso, 8)
Mediani d'apertura: Kristopher BURTON (Benetton Treviso, 9 presenze); Luciano ORQUERA (Aironi, 27)
Centri: Tommaso BENVENUTI (Benetton Treviso, 12 presenze); Gonzalo CANALE (Clermont-Auvergne, 72); Luca MORISI (Banca Monte Parma Crociati, 0); Alberto SGARBI (Benetton Treviso, 14)
Ali: Angelo ESPOSITO (Ruggers Tarvisium/Accademia Fir, 0 presenze); Roberto QUARTAROLI (Aironi, 3); Giulio TONIOLATTI (Aironi, 8); Giovambattista VENDITTI (Aironi, 0)
Estremi: Andrea MASI (Aironi, 64 presenze); Luke MCLEAN (Benetton Treviso, 33 caps)

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