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Questo articolo è stato pubblicato il 30 gennaio 2012 alle ore 18:42.

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Mario Caccia stringe la mano al ministro dei trasporti francese, Thierry Mariani (Afp)Mario Caccia stringe la mano al ministro dei trasporti francese, Thierry Mariani (Afp)

Italia e Francia hanno ratificato l'accordo bilaterale per la linea ferroviaria Torino-Lione: a firmare l'intesa sono stati il ministro dei Trasporti francese, Thierry Mariani, ed il nostro viceministro alle Infrastrutture e trasporti Mario Ciaccia. Nel corso di una conferenza stampa nell'ambito della cerimonia, i due ministri hanno confermato i tempi di esecuzione della nuova linea ferroviaria che dovrebbe diventare operativa nel 2023. È stato poi fatto il punto sul finanziamento della prima fase valutato in 8,2 miliardi. Il 40%, pari a circa 3,3 miliardi, dovrebbe essere a carico dell'Unione europea, mentre i rimanenti 5,1 miliardi a carico dei due Stati dovrebbe essere ripartiti con un onere del 57,9% (2,7 miliardi) a carico del nostro Paese e il 42,1% (2,2 miliardi) da parte dei francesi. L'intesa sottoscritta oggi dovrà poi essere ratificata dal Parlamento di ciascun Paese e sottoposto infine all'Unione europea.

Nel confermare l'impegno del Governo sulla Torino Lione, Ciaccia ha fatto presente che l'impegno finanziario (2,7 mld) è «ampiamente sopportabile, spalmando la cifra nei 10 anni previsti». Nel ribadire che il Governo lavorerà per accorciare i tempi, il vice ministro ha chiesto la collaborazione dell'Unione Europea. «Il Governo italiano - sono parole di Ciaccia - conferma l'importanza strategica della Torino-Lione e si adopererà per una sollecita ratifica dell'accordo che firmiamo oggi e per la realizzazione dell'opera nel rispetto dei calendari definiti con la commissione europea». «Auspico che la commissione europea - ha aggiunto - continui a fornire stimolo e sostegno alla realizzazione dell'opera, poichè la Torino-Lione è una priorità che richiede impegno e che , come ogni iniziativa che mira al cambiamento, comporta anche sacrifici nel più corto termine, sicché occorre tenere ben presenti i grandi vantaggi che essa offre per il futuro duraturo». E l'impegno chiesto a Bruxelles è anche finanziario. «Insieme alla Francia - ha annunciato Ciaccia - chiederemo alla commissione Europea di destinare all'opera il massimo cofinanziamento possibile, che oggi corrisponde al 40% dell'importo globale».

«Questo importante si» è l'ennesimo tassello per la realizzazione di un'opera fondamentale non solo per il Piemonte, ma per molte regioni d'Europa che si sviluppano intorno al complesso alpino». Così il presidente del Piemonte Roberto Cota commenta il definitivo via libera sull'accordo Italia-Francia per la realizzazione della linea ad alta velocità Torino-Lione. «La Tav - aggiunge Cota - sarà la via di trasporto principale di una vasta area omogenea, che possiamo definire come 'Euroregione alpina». «A questo punto - conclude il presidente del Piemonte - penso sia chiaro a tutti che la Tav si fa».

«Non era necessario scomodare Cavour... ma  fa piacere che l'attuale governo si muova in continuitá  con il lavoro del precedente esecutivo, ribadendo la volontá di realizzare un'opera cruciale per  lo sviluppo del Paese e dell'Europa». A dichiararlo è il senatore del Pdl, Altero Matteoli, commentando il richiamo del viceministro delle Infrastrutture all'accordo firmato 150 da Italia e Francia fa per la linea storica Torino-Lione, che vide protagonista, per la parte italiana, il primo ministro Camillo Benso Conte di Cavour.

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