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Questo articolo è stato pubblicato il 31 gennaio 2012 alle ore 06:42.

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Appropriazione indebita. È il reato per il quale il senatore Pd, Luigi Lusi, è stato iscritto nel registro degli indagati della Procura di Roma. L'indagine, affidata al procuratore aggiunto Alberto Caperna e al Pm Stefano Pesci, si riferisce al periodo in cui Lusi era segretario amministrativo della Margherita. L'ex tesoriere si sarebbe appropriato di somme relative a rimborsi elettorali.

Davanti ai magistrati l'attuale senatore del Pd avrebbe ammesso in parte le proprie responsabilità. Nella vicenda è entrato anche l'ex leader della Margherita, e attuale leader dell'Api, Francesco Rutelli, che ieri si è presentato in Procura per dare la propria versione sulla vicenda e costituirsi parte offesa. «Abbiamo appreso con sconcerto, alcuni giorni fa, che il senatore Lusi aveva confessato innanzi all'autorità giudiziaria di essersi appropriato di ingenti somme di denaro della Margherita-DL – affermano in una nota congiunta Francesco Rutelli, Enzo Bianco e Giampiero Bocci –.

La notizia è incredibile per la personalità di Lusi, che ha goduto della massima fiducia degli organi del partito, anche concorrendo a fare della Margherita un raro caso di partito con bilanci sani e in attivo. Ciò ci ha indotto a dare corso a tutte le azioni giudiziarie come parte offesa». «Lusi ha quindi dato le sue dimissioni da tesoriere della Margherita – affermano ancora i tre ex dirigenti Margherita – ed ai magistrati ha manifestato la sua intenzione di restituire le somme di cui si è appropriato ».
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