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Questo articolo è stato pubblicato il 02 febbraio 2012 alle ore 12:21.

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Mario Monti ospite della trasmissione "Matrix" su Canale 5 (Lapresse)Mario Monti ospite della trasmissione "Matrix" su Canale 5 (Lapresse)

Quella battuta sulla monotonia del posto fisso, pronunciata ieri da Mario Monti a Matrix, non è piaciuta anche a molti dei sostenitori del Governo. In prima linea il segretario del Pd Pier Luigi Bersani: «Il posto fisso diventa monotono quando uno ce l'ha e può guardarsi attorno. Quando non ce l'ha diventa desiderabile», anche se poi minimizza invitando a «non legare una visione delle cose ad una battuta» perché il pensiero di Monti «ed io un po' lo conosco, è un po' più articolato...», ha aggiunto.
Più netto il vicepresidente dei senatori del Pd, Nicola Latorre, che ha definito quella del presidente del Consiglio «una delle sue peggiori performance televisive, lo dico col rispetto dovuto. Teorizzare che la società non è dinamica perché c'è l'articolo 18 e perché c'è il posto fisso è una sciocchezza». Così come «teorizzare che il posto fisso è noioso credo sia discutibile e io non la penso proprio così», ha detto Latorre, ospite di Agorà su RaiTre.

D'accordo la collega di partito Marta Leonori, 34enne candidata alle primarie del Pd nel Lazio: «Di monotono e noioso c'è un sistema sociale che invecchia sempre di più mentre aumentano disoccupati e precari che ormai non sono solo giovani. Forse Monti non conosce più la condizione dei giovani italiani, per i quali il posto fisso è da tempo un miraggio».

Il Pdl si divide fra «coraggio» e «poco rispetto». Casini: da Monti provocazione efficace
Da parte del Pdl, se da una parte c'è Renato Brunetta che definscie la perole di Monti«coraggiose», dall'altra c'è Gianfranco Rotondi che con durezza definisce la dichiarazione di Monti «un luogo comune irrispettoso di una generazione che fa del precariato la sua definizione e la sua nevrosi. Questi giovani sono conservatori se preferiscono la monotonia dei padri?». E fra le fila del Terzo Polo, Pier Ferdinando Casini dell'Udc ha detto che quella di Monti è «una provocazione efficace per aprire un dibattito sul mutamento del mercato del lavoro. Solo chi fa finta di non vedere i mutamenti sociali e del mercato del lavoro - sostiene il leader Udc - può scandalizzarsi». Secondo Casini infatti «ai mutamenti bisogna corrispondere con norme adeguate. Monti invita ad un approccio non tradizionale e in questo senso è efficace». Da Fli Benedetto della Vedova definisce «infelici» le parole di Monti, ma «perché hanno offerto un pretesto a quanti, nell'attaccare quanto il presidente del Consiglio ha detto, vogliono in realtà impedire a Monti e al ministro Fornero di realizzare riforme incisive e strutturali sul mercato del lavoro e sugli ammortizzatori sociali».

IdV: battuta indegna. I comunisti: Monti irresponsabile
Chiaramente molto accese sono state anche le critiche di chi guarda all'attività del Governo sempre con circospezione, come l'Idv, con Giuliana Carlino, caporgruppo del partito in commissione Lavoro al Senato, che dice: «Quella del presidente del Consiglio sulla monotonia del posto fisso è una battuta stonata, indegna del periodo difficile che stanno attraversando milioni di italiani», citando poi i recenti dati Istat sulla disoccupazione giovanile. Ancora più estrema la critica della sinistra comunista, con Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista-Federazione della Sinistra, che definisce Monti «un invasato irresponsabile che guarda alla società dal buco della serratura di una banca», e Oliviero Diliberto, segretario nazionale del Pdci, che invita Monti «a spiegare pubblicamente la "monotonia" del posto fisso a quel 31% di giovani senza lavoro certificato dall'Istat e a quei milioni di ragazze e ragazzi, anche laureati, che non riescono a pagare l'affitto».

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