Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 02 febbraio 2012 alle ore 15:07.

My24

«Nessun documento è stato presentato dal ministro Fornero, che ha indicato gli obiettivi che il Governo si pone con questa riforma ricordando che è importante per l'Europa e i mercati». Lo riferisce la leader di Confindustria, Emma Marcegaglia, dopo il tavolo a Palazzo Chigi sulla riforma del mercato del lavoro. Che aggiunge: «Abbiamo ribadito con forza che l'Europa, i mercati, gli investitori aspettano di vedere come faremo questa riforma, è un elemento essenziale. Questa riforma è fondamentale».

Articolo 18? Reintegro valga per licenziamenti discriminatori
Gli industriali dunque sostengono la road map fissata oggi dall'esecutivo e e mettono in fila anche le loro priorità. A cominciare da una diverso perimetro di applicazione per l'articolo 18. «Pensiamo - ha sottolineato - che il tema del reintegro deve valere per tutti i casi di licenziamenti discriminatori o casi per cui la legge dice che il licenziamento è nullo. Ci sono casistiche molto chiare per cui la reintegra deve valere. È un
fatto di civiltà. In tutti gli altri casi - ha aggiunto la leader degli industriali - dobbiamo diventare europei. Ci deve essere un'indennità di licenziamento». Secondo Marcegaglia quello dell'articolo 18 è un «tema da porre in modo più ampio. È sul tavolo, può essere un modo per aumentare l'occupazione. Sono d'accordo con quanto detto da Monti: non deve essere più in tabù. È un tema posto, è sul tavolo».

La leader degli industriali: la cassa integrazione straordinaria sarà mantenuta
Quanto agli altri tasselli all'esame del tavolo esecutivo-parti sociali, come la possibilità di intervenire sulla cassa integrazione, Marcegaglia è chiarissima. «La Cig e la Cigs saranno mantenute». Il muro eretto dai sindacati regge dunque. E trova una spona nelle imprese. «Abbiamo tutti ribadito e mi pare il ministro sia d'accordo che in un momento difficile come questo con aziende in difficoltà non possiamo toccare gli attuali
strumenti». Altrimenti, avverte, «il lavoratore resta senza aiuto. Poi si potrà disegnare più avanti una presenza maggiore dei sussidi di disoccupazione e meno strumenti sulla mobilità».

Marcegaglia: riforma va fatta, su alcuni punti accordo possibili
Intanto per Marcegaglia si può lavorare di più «sulle politiche attive del lavoro» e sull'apprendistato che «va usato meglio». Infine bisogna fare in modo che un lavoratore che percepisce un sussidio e non accetta una proposta di lavoro «perda il sussidio». La trattativa dunque va avanti e Marcegaglia si dice d'accordo con la volontà del Governo di portare a casa il risultato. «Siamo d'accordo che la riforma vada fatta» e, assicura il presidente degli industriali, «faremo tutti gli sforzi possibili per lavorare e avere, su alcuni punti, l'accordo tra tutte le parti». È arrivato il momento in cui «dobbiamo fare tutte le riforme che non sono state fatte».

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi