Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 03 febbraio 2012 alle ore 06:41.

My24

Sono 26 i deputati (ex o in carica) che hanno fatto ricorso contro la riforma del vitalizio. Ben 15 sono della Lega. Tre i deputati in carica: Giorgio Jannone e Roberto Rosso del Pdl, Daniele Molgora del Carroccio. I nomi sono stati riferiti ai cronisti da Giuseppe Consolo (Fli), presidente del consiglio di giurisdizione della Camera, ossia l'organismo interno che risolve i contenziosi.
La prima seduta del consiglio per entrare nel vivo dei ricorsi è convocata per il 18 aprile. Ieri c'è stata solo una riunione preliminare fra i tre componenti dell'organismo. Per presentare ricorso contro i tagli ai vitalizi, i deputati (o ex) hanno comunque ancora tempo fino a domani. Gli onorevoli che si "ribellano" contro il passaggio al contributivo e l'innalzamento dell'età potrebbero quindi ancora aumentare. Suddivisi secondo i partiti con cui gli onorevoli sono stati eletti alla Camera, i gruppi dei ricorrenti risultano così suddivisi: 15 sono della Lega nord (il 58%); 3 dell'Ulivo; 2 di An; 2 di Forza Italia; 3 del Pdl e uno di Rifondazione comunista. Nel dettaglio, ecco i nomi resi noti oggi dal presidente del consiglio di giurisdizione. Le motivazioni nel merito dei ricorsi sui vitalizi ancora non si conoscono. È probabile però che molti deputati ricorrano contro la riforma del vitalizio per i deputati: il nuovo sistema previdenziale sarà basato sul metodo di calcolo contributivo. La nuova disciplina prevede l'accesso al trattamento a 65 anni, con un periodo contributivo minimo di 5 anni (per ogni anno di mandato ulteriore, l'età è diminuita di un anno con il limite inderogabile di 60 anni). Tale requisito vale per tutti i deputati cessati dal mandato, indipendentemente dalla data di inizio del mandato parlamentare.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Shopping24

Dai nostri archivi